Politica
M5s, Grillo a Conte: "Se non ricuci con Di Maio preparati alle conseguenze"



La replica dell'ex premier: "Io non lo mando via, Luigi si caccia da solo". Sempre più probabile l'ipotesi scissione nel Movimento
M5s, Conte: "Di Maio si sta cacciando da solo, non lo mando via io"
Il M5s è arrivato al punto di non ritorno. Dopo le pesanti accuse di Di Maio nei confronti di Conte e la replica durissima dell'ex premier, non c'è più spazio per entrambi nel Movimento. Nella giornata di ieri - si legge sulla Stampa - tutti i tentativi di riallacciare i fili tra Conte e Di Maio falliscono, uno dopo l’altro. Interviene anche Beppe Grillo, ma il Garante non ha certo il carattere più adatto a smussare gli angoli e ricomporre le fratture. Ieri mattina ha cercato Di Maio, senza riuscire a parlarci. Poi nel primo pomeriggio ha chiamato Conte e il senso del messaggio recapitato è questo: «Se non vuoi ricucire con Luigi, ne hai tutto il diritto, ma preparati alle conseguenze. La responsabilità è tua». Un via libera ruvido, in cui resta sommersa una marea di obiezioni, ma il leader M5S di più non poteva chiedere.
Conte - prosegue la Stampa - è rimasto spiazzato, "ma non lo cacciamo via", assicura, perché "in realtà Di Maio si sta cacciando da solo". Aveva notato, in mattinata, la dichiarazione con cui il senatore del Pd Andrea Marcucci benediva la possibilità di un’alleanza con «un Movimento di Di Maio». I suoi collaboratori gli avevano portato l’agenzia e Conte, adesso, unisce i puntini: «È un assist centrista, un bacio telematico. Si parla di movimenti al centro, si vedrà cosa succederà». L’ex premier è convinto che Di Maio elettoralmente non abbia peso. Potrebbe entrare nel grande centro, è vero, ma un conto è farlo al fianco di Carlo Calenda, Giancarlo Giorgetti e Mara Carfagna, con cui - sostiene Conte - non avrebbe davanti a sé floridi orizzonti elettorali. Diverso, invece, sarebbe se in questa forza politica entrassero anche governatori di peso come i leghisti Massimiliano Fedriga e Luca Zaia.