Politica
Mattarella alla vigilia del 1° maggio: "In Italia i salari sono inadeguati"
Il presidente della Repubblica: questo incide anche sul preoccupante calo demografico

Sergio Mattarella
Mattarella su salari troppo bassi e fuga di cervelli all'estero
Alla vigilia della Festa dei Lavoratori il presidente della Repubblica manda un grido di allarme: "Gli stipendi in Italia sono inadeguati". Un messaggio forte e chiaro quello di Sergio Mattarella e rivolto al governo Meloni. La premier ha preannunciato un Cdm straordinario proprio per la giornata di domani, il 1° maggio, in cui annuncerà dei provvedimenti proprio a favore dei lavoratori. Mattarella parte dai "segnali incoraggianti sui livelli di occupazione". Ma restano - riporta Il Corriere della Sera - tutti gli "aspetti di preoccupazione sui livelli salariali, come segnalano i dati statistici e anche l’ultimo Rapporto dell'Organizzazione internazionale del lavoro (Oil)".
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Proprio l’Italia, prosegue il presidente, "si distingue per una dinamica salariale negativa nel lungo periodo, con salari reali inferiori a quelli del 2008, nonostante l’avvenuta ripresa a partire dal 2024". Peggio ancora, a fronte di una "produttività che dal 2022 è cresciuta". Il peggio è che la "grande questione" - prosegue Mattarella - rimbalza negativamente su tante altre: "Salari insufficienti incidono anche sul preoccupante calo demografico, perché i giovani incontrano difficoltà a progettare con solidità il proprio futuro".
E crea le condizioni per la fuga dei cervelli: "Resta alto il numero di giovani, con preparazione anche di alta qualificazione, spinti all’emigrazione". Tutti fenomeni che "impoveriscono il nostro capitale umano" secondo Mattarella, che sottolinea anche la questione sicurezza: "Quella delle morti sul lavoro è una piaga che non accenna ad arrestarsi" e su cui "non sono tollerabili né indifferenza né rassegnazione".