Meloni riceve Conte a Palazzo Chigi, via al confronto sulle riforme
È iniziato a Montecitorio il primo degli incontri voluti dalla premier Giorgia Meloni con le forze di opposizione sulle riforme costituzionali
"Non è venuta fuori una condivisione sulle soluzioni". Lo ha detto il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, al termine dell'incontro con la premier Giorgia Meloni e il governo sul tema del riforme. Il M5S è disponibile anche a discutere del rafforzamento dei poteri del premier ma "serve un quadro equilibrato che non modifichi il ruolo del Parlamento e che non mortifichi il ruolo del presidente della Repubblica". Non ci sia l'ambizione" di calare "i modelli dall'alto", avverte Conte.
"Abbiamo condiviso una diagnosi su alcune criticità del nostro sistema, noi riconosciamo queste criticità a partire dal problema dell'instabilità degli esecutivi, siamo assolutamente consapevoli che questo è un problema che dovremmo risolvere, come quello di garantire al Parlamento un percorso più funzionale. Il tema è che non venuta fuori una condivisione della soluzione". Così Giuseppe Conte al termine dell'incontro della delegazione M5S con la premier Giorgia Meloni alla Camera.
No a colpi di maggioranza. Questa la raccomandazione di Giuseppe Conte al premier Giorgia Meloni per il confronto sulle riforme. ''Abbiamo invitato il presidente Meloni -ha detto l'ex premier e presidente M5S al termine dell'incontro con il governo a Montecitorio- a mantenere un'interlocuzione perchè a colpi di maggioranza un'ambizione di ridefinire in modo così rivoluzionario il quadro e l'assetto istituzionale del nostro Paese non è assolutamente raccomandabile''.
"Io non arrivo qui con la soluzione, voi sapete le proposte che abbiamo presentato quando eravamo all’opposizione. Ma a monte voglio provare a capire se siamo d’accordo con gli obiettivi, se siete d’accordo che insieme si debba provare a lavorare per costruire un sistema che garantisca rispetto della volontà popolare e stabilità di governo. Perché se siamo d’accordo su questi obiettivi le strade che noi possiamo intraprendere sono molte e io sono disposta anche rispetto a quelle che sono le mie convenzioni a immaginare schemi diversi che garantiscano questi obiettivi. Ci sono diversi modelli che si possono prendere a esempio e vi dico di più, non è detto che l’Italia non possa immaginare un suo modello, ne avremmo diritto e ne possiamo inventare anche uno migliore". Lo ha detto, secondo quanto si apprende, la premier Giorgia Meloni, durante l'incontro con la delegazione M5s sulle riforme.
Tavolo sulle riforme, via al confronto a Montecitorio
Parte a Montecitorio il primo degli incontri voluti dalla premier Giorgia Meloni con le forze di opposizione sulle riforme costituzionali. Ad aprire la lunga giornata di confronto tra governo e opposizioni è il Movimento 5 stelle. La delegazione pentastellata è guidata dal leader Giuseppe Conte, con lui i due capigruppo Francesco Silvestri e Stefano Patuanelli e i due capigruppo nelle commissioni Affari costituzionali di Camera e Senato, Alfonso Colucci e Alessandra Majorino.
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Gli incontri tra il governo e le opposizioni si svolgono nella Biblioteca del presidente, area 'off limits' per i giornalisti. E' stata allestita nella Sala della Regina una postazione stampa per eventuali dichiarazioni al termine degli incontri. Con il Movimento 5 stelle si apre la giornata di confronto sulle riforme.
Ad incontrare le forze di minoranza è la premier Giorgia Meloni, assieme ai due vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini, il ministro per le Riforme Elisabetta Casellati, quello per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, i sottosegretari alla Presidenza Alfredo Mantovano e Giovanbattista Fazzolari, e il costituzionalista Francesco Saverio Marini. Dopo la delegazione dei 5 stelle sarà la volta del Gruppo per le Autonomie e Componente Minoranze Linguistiche; poi il Gruppo Azione - Italia Viva - Renew Europe, quindi la componente +Europa; il Gruppo Alleanza Verdi e Sinistra e, infine, alle 18:30 il Gruppo Partito Democratico, con il primo faccia a faccia tra Meloni e la segretaria dem Elly Schlein.
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