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Politica
Migranti, Molteni (Lega): "Indispensabile ripristinare i decreti Salvini"
Nicola Molteni

Molteni (Lega): "Oltre 25mila morti dal 2014, bloccare le partenze"


L'impressione è che una certa stampa voglia accusare i ministri Piantedosi e Salvini per la strage di Crotone. E' così?
"Di fronte a una tragedia con 67 morti dei quali 15 minori serve innanzitutto manifestare cordoglio e dolore. Accusare il governo e le autorità di soccorso che sono una eccellenza di professionalità e serietà è inaccettabile. Strumentalizzare e alimentare una campagna ideologica e di propaganda, che offende l’impegno da sempre dell’Italia nei soccorsi in mare e nei salvataggi nelle aree SAR, non è dignitoso. Difendo l’operato del ministro Piantedosi che da anni serve il Paese e le istituzioni con serietà e dedizione".

Fratelli d'Italia ha chiesto di audire il ministro dell'Interno. Non una bellissima mossa da parte di un alleato di governo...
"Il ministro Piantedosi non si sottrae e mai si sottrarrà al confronto con il Parlamento, per rispetto dell’istituzione. Nell’immediatezza della tragedia si è recato a Crotone per rappresentare e garantire la presenza dello Stato e del Governo. Il Ministro ha affermato un principio sacrosanto e condivisibile: se vogliamo ridurre le morti in mare bisogna bloccare le partenze delle imbarcazioni, bloccando e stroncando l’attività criminale dei trafficanti. Meno partenze, significa meno sbarchi e meno morti. Dal 2014  ad oggi contiamo, tra morti e dispersi, oltre 25 mila persone che hanno perso la vita nel Mediterraneo. Una enormità".

Di chi è secondo lei la responsabilità di questa strage?
"Unicamente dei trafficanti di esseri umani. Il processo va fatto agli scafisti e ai trafficanti di esseri umani e non alle autorità di soccorso nazionali. Delegittimare le nostre Autorità di soccorso significa delegittimare il Paese. L’anno scorso, su 105 mila migranti sbarcati in italia, la metà sono stati salvati da Guardia Costiera e Guardia di Finanza. L’Italia non prende lezioni da nessuno in punto salvataggi e soccorsi in aree Sar. Siamo l’unico Paese che fa salvataggi e corridoi umanitari".

Perché la Guardia Costiera greca respinge i barconi e nessuno dall'Europa accusa il governo di Atene?
"L’immigrazione è un fenomeno complesso, globale e strutturale. Senza una vera risposta comunitaria si affermano risposte nazionali. La Francia sospende Schengen e ripristina il controllo ai confini, la Spagna rafforza i controlli a Ceuta e a Melilla, enclave spagnole in Marocco, la Grecia attua una dura politica di contrasto via terra e via mare, la Danimarca esternalizza le domande di asilo. Lavoriamo per una risposta europea alla gestione dei flussi ma nel frattempo dobbiamo rafforzare anche la risposta nazionale. Prima con il decreto Ong, per regolamentare le attività di organizzazioni private straniere che sono un pull factor di immigrazione, ora lavorando a una nuova normativa nazionale per rafforzare i rimpatri, per allineare la normativa italiana su accoglienza, protezione speciale e diritti di asilo. In sostanza, diventa indispensabile ripristinare i decreti Salvini con una dura risposta all’immigrazione illegale valorizzando le forme di ingresso legale. Ci stiamo lavorando".

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