Politica
Moody's alza il rating sull'Italia? E' quasi fatta. Una promozione che per il 2026 vale 5-6 miliardi in più per lo Stato
Cautela d'obbligo, ma ottimismi a Palazzo Chigi e al Mef

Nel governo sono convinti che il giudizio sul rating da parte dell'agenzia statunitense possa salire a Baa2 con l'outlook 'stabile'
La prudenza è sempre d'obbligo, ma nel governo - e in particolare a Palazzo Chigi e al ministero dell'Economia e delle Finanze - c'è ottimismo per la decisione che arriverà oggi a mercati chiusi dell'agenzia di rating Moody's, considerata la più prestigiosa al mondo, sull'Italia. Il 23 maggio scorso Moody's ha alzato l'outlook sul nostro Paese da 'stabile' a 'positivo', grazie al miglioramento delle metriche di finanza pubblica e alla forza dei bilanci privati, confermando in contemporanea il rating a Baa3 dell'Italia.
Ora, all'interno della maggioranza di Centrodestra, serpeggia la convinzione che il giudizio sul rating da parte dell'agenzia statunitense possa salire a Baa2 con l'outlook 'stabile'. Non a caso Giorgia Meloni e Giancarlo Giorgetti hanno messo al centro della Legge di Bilancio 2026 l'imperativo di restare entro il 3% nel rapporto deficit-Pil quest'anno, in modo da uscire definitivamente dalla procedura di infrazione dell'Unione europea. E non è nemmeno un caso che la presidente del Consiglio abbia fissato proprio ieri sera, il giorno prima della decisione di Moody's, un vertice di maggioranza sulle modifiche alla manovra in Parlamento.
Modifiche che saranno limitate e che assolutamente non faranno aumentare la spesa pubblica. Un segnale che la premier ha voluto inviare in America e ai mercati dove sono molto attenti alle dinamiche politiche. E certamente la stabilità italiana, rispetto ad esempio a Francia, Germania e Spagna, è un punto a nostro favore. Così come lo è la salvaguardia dei conti pubblici. Fonti di Centrodestra spiegano come l'Italia sia arrivata a pagare 90 miliardi euro di interessi per il debito pubblico. Cifre sottratte a servizi, investimenti, rinnovi contrattuali e molto altro.
Ora è ovvio che nessuno si spinge a quantificare esattamente quale potrebbe essere l'effetto di un innalzamento del rating a Baa2, ma le stime che circolano tra gli esperti economici del Centrodestra parlano di "qualche miliardo, forse cinque o sei" per l'anno 2026 di risparmio, considerando anche il probabile, ulteriore, calo dello spread, ormai migliore di quello francese. Ecco perché la Legge di Bilancio ha volutamente porre al centro il rispetto dei vincoli Ue.
Un investimento per il futuro, uno punto chiave per le prossime generazioni: la diminuzione del debito pubblico. Insomma, di scontato non c'è nulla ma a Chigi e al Mef sono già pronti i comunicati per esprimere soddisfazione per il probabile, non sicuro al 100%, innalzamento del rating di Moody's oggi a mercati chiusi.
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