Palazzi & potere
A Roma Grillo vorrebbe un Comune semi-paralizzato per paura di scandali

Una delibera al mese: la Raggi resta ferma per evitare sgambetti
Alcuni eletti del Movimento 5 stelle, che in privato raramente amano Virginia Raggi e apprezzano l' esperienza della sua giunta al Comune di Roma, sostengono che l' indubbia paralisi della attività nella Capitale sia stata un' idea dello stesso Beppe Grillo, scrive Franco Bechis su Libero. La riferisco perché così mi è stata raccontata: «A Virginia è stato chiesto di non muoversi fino alle elezioni politiche nazionali, per evitare di cadere nelle trappole che inevitabilmente le farebbe una struttura municipale che è in gran parte affiliata ai partiti tradizionali e che altro non sogna che uno sgambetto a lei». Non so se questa soffiata sia fondata, e un po' ne dubito. Ma ho l' impressione che sia arrivata alle orecchie della diretta interessata, che l' abbia presa proprio alla lettera. Non lo dico perché prevenuto nei confronti della Raggi, ma perché ho spulciato tutte le ordinanze firmate dalla sindaca della Capitale e tutte le delibere approvate dalla giunta capitolina.