La minaccia del premier Giuseppe Conte (poi venuta meno nel CdM notturno) di misure durissime per il gruppo controllato da Atlantia dei Benetton ha causato uno tsunami in Borsa (il titolo è crollato del 15% dopo il rifiuto della prima proposta di mediazione avanzata al governo) e soprattutto le reazioni fortissime di due pesi massimi come Angela Merkel e la Cina. Entrambi hanno voce in capitolo nel futuro di Autostrade: il colosso tedesco Allianz è socio di Atlantia in Aspi al 7% (insieme ad altri partner), mentre il maxi-fondo cinese di Stato Silk Road Fund è al 5%. Per questo Berlino e Pechino si sono fatti sentire con il governo italiano. "Sono curiosa sull'esito del Consiglio dei ministri", ha dettoa la cancelliera Merkel. Vie brevi invece per il governo cinese, che ha convocato l'ambasciatore italiano Luca Ferrari.
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