Secondo molti, il "colpo di mano" del PD nella maggioranza è arrivato all'alba. Così, su Autostrade per l'Italia ha vinto la linea morbida e "trattativista" rappresentata dal ministro dell'Economia Roberto Gualtieri e da quella delle Infrastrutture Paola De Micheli. Insomma, rivela l'informatissimo Italia Oggi, a sentire i retroscenisti di "palazzo" sarebbero stati loro a convincere il premier Giuseppe Conte a mollare i bellicosi intento di revoca della concessione ad Atlantia e ai Benetton. Una sconfitta per il Movimento 5 Stelle (anche se i vertici ufficialmente cantano vittoria) dopo mesi in cui avevano riscoperto l'ebbrezza delle battaglie identitarie e della linea dura. Della revoca i 5 Stelle ne avevano fatto un cavallo di battaglia sin dalla tragedia dell’agosto 2018 e ancora nei giorni scorsi Luigi Di Maio la chiedeva a gran voce su Facebook. Ma all'ultimo momento, a detta di molti, hanno dovuto subire la scelta non concordata del Presidente del Consiglio. Tanto più che il delicatissimo dossier di transizione dentro Aspi dai Benetton (che scenderanno entro l'anno al 10%) a Cassa Depositi e Prestiti (cioè lo Stato, che salirà al 51% controllando di fatto Autostrade) verrà seguito concretamente, nei prossimi mesi, proprio dai ministri Gualtieri e De Micheli. Insomma, il Partito democratico chiuderà ora gli accordi (quello chiuso ieri ha il sapore di un semplice "salvo intese") e chissà che non ci saranno altre sorprese da qui a quando la vertenza verrà definitivamente chiusa (tra l'altro si dovrà definire la cosa più importante, ovvero il prezzo; che succederà se non si troverà un accordo sul vil denaro?). Ma le cose, sono andate esattamente così? Siamo sicuri che Conte volesse veramente la revoca? "Ma quale colpo di mano del PD" spiegano fonti molto addentro al dossier autostrade. "L'accordo con i Benetton è quello che che Conte ha sempre voluto sin dall'inizio". "È stato sempre quello il vero obiettivo: far entrare Cdp. Perché questa cosa evita strascichi giudiziari, problemi alla gestione autostrade e molte altre cose. Lui (cioè Conte) sulla revoca ha intostato apposta, per mettere paura ai Benetton e tenere buoni i 5 Stelle. Se non ci fosse stata quella mossa, ora sarebbe ancora tutto fermo. È stato molto bravo". Insomma, sulla revoca della concessione Palazzo Chigi ha "bluffato". Inutile dire che in tutto questo il Pd lo ha agevolato e spalleggiato. Lasciando chi chiedeva la revoca con il cerino in mano.
Palazzi & potere
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