Palazzi & potere
Elezioni 2018, Pd: ira Minniti, non firma le liste

Elezioni 2018: Tre quarti dei posti agli uomini di Matteo Renzi
Nella spartizione della torta delle candidature dem i tre quarti sono andati ai fedelissimi renziani. A Dario Franceschini, Andrea Orlando, Matteo Orfini, Maurizio Martina e Michele Emiliano è toccato spartirsi l' ultimo misero quarto. Per dare la misura della metamorfosi subita dal Pd in una «notte dei miracoli» basta osservare come nelle liste dove non hanno trovato posto, per motivi diversi, Gianni Cuperlo, Luigi Manconi, Nicola Latorre ed Ermete Realacci siano invece entrati il centrista ex Forza Italia, Guido Viceconte e Paolo Alli. Il primo più volte sottosegretario in diversi governi Berlusconi poi con gli alfaniani è candidato nel collegio uninominale di Potenza per la Camera. A Mantova invece è candidato Paolo Alli che è stato il braccio destro di Roberto Formigoni, quando era al governo della Lombardia. Forte l' irritazione del ministro dell' Interno, Marco Minniti, che ha visto l' esclusione di Nicola Latorre, Enzo Amendola e Andrea Manciulli.
Renzi non lo avrebbe avvisato e lui non ha votato le liste.