Palazzi & potere
Caos Capitale: "Errori nei conti di Roma": Il Tesoro chiede chiarimenti

La bocciatura è di quelle che fanno clamore. Anche perché riaccende nuovamente i riflettori sui conti della Capitale, riapre una partita che sembrava chiusa - quella del salario accessorio dei 23 mila dipendenti del Comune di Roma - e mette a rischio, a partire dal mese di settembre, il pagamento dei premi di produttività e dei bonus per i lavoratori capitolini, previsti dall' accordo raggiunto a maggio tra la giunta di Virginia Raggi e i sindacati. La comunicazione ufficiale arriverà a Palazzo Senatorio fra qualche giorno, con mittente la Ragioneria generale dello Stato, scrive il Messaggero. Il contenuto si può sintetizzare così: il piano approvato dal Campidoglio per il recupero delle somme illegittimamente erogate ai propri dipendenti come salario accessorio, dal 2008 al 2012, è tecnicamente inaccettabile.
Non solo: al tavolo tecnico istituito al ministero dell' Economia ancora non sono arrivate le certificazioni sul raggiungimento dei risparmi previsti dal piano di rientro (440 milioni di riduzioni alla spesa tra il 2014 e il 2016). Soprattutto, non potranno mai arrivare quelle relative agli obiettivi del piano sulle partecipate: il Campidoglio non ha mai realmente avviato quel programma di cessioni e liquidazioni fissato tre anni fa. Il Mef convocherà a settembre sindaca e assessore capitolino al bilancio: dovranno fornire risposte ai tanti dubbi sollevati dai tecnici della Ragioneria.