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Palazzi & potere
Franco Di Mare, ascolti in crescita per Rai Tre. E su Corona-Berlinguer...

 "Nei primi tre mesi d'autunno lo share di Rai3 e' cresciuto del 10% sull'intera giornata e del 12% sul prime time rispetto allo stesso periodo di un anno fa, ponendola come terza rete assoluta fra le sette generaliste, con un salto di due posizioni, attestandosi dopo Rai1 e Canale 5". Lo ha rivendicato il direttore di rete, Franco Di Mare, nel suo intervento in commissione di Vigilanza. "Su tutte le proposte della rete - ha aggiunto - svettano Che tempo che fa e Report: Fazio, tornato a casa su Rai3, ha visto crescere la media del programma del 2,30%, cioe' 750mila spettatori in piu' rispetto al 2019. So che non tutti hanno la stessa opinione di Fazio, ma credo davvero che sia un valore assoluto per l'intera tv pubblica, nella quale ha trascorso tutta la sua vita professionale, e mi auguro resti con noi per molto tempo ancora". "Altro beniamino di Rai3 - ha detto - e' Sigfrido Ranucci, il piu' noto, stimato e temuto giornalista d'inchiesta in Italia. Spesso i servizi di Report anticipano la magistratura, come e' appena accaduto con la vicenda Oms. Report ha guadagnato 2.68 punti di share e 780mila spettatori in valori assoluti".  "Questo successo - ha sottolineato Di Mare - e' legato al fatto che Rai3 e' un concentrato di talenti, innovazione, passione e creativita', un unicum in un'azienda che pure fa propri in tutte le reti questi elementi". Nella rete, ha detto ancora, "ho trovato la passione che i grandi artigiani italiani mettono nelle cose che fanno con professionalita' e attenzione quasi maniacale al prodotto e alla qualita' e con un senso della missione pubblica fuori dal comune". Rai3 "produce il 93.5% di quello che fa: nel 2019 sono state autoprodotte 1061 ore, oggi sono 1158 le ore realizzate all'interno della rete", ha rivendicato, ribadendo che i risultati sono "frutto di una grande squadra e di una rete dal profilo identitario marcato", che "ruota attorno a due asset, informazione e divulgazione. Un Dna che e' stato il profilo vincente per affrontare l'emergenza Covid al meglio, aumentando le ore di produzione dedicate all'approfondimento e alla divulgazione medico scientifica e fornendo le risposte giuste al pubblico". La platea complessiva in questi mesi difficili "e' cresciuta da 24,5 milioni a 25,7 milioni complessiva: il 20% di questo milione e 200 mila spettatori in piu' e' confluito su Rai3. Tra le sole sette generaliste, la rete ha attirato l'attenzione del 49% di questo nuovo pubblico".

Intanto, è scontro tra il direttore di Rai3, Franco Di Mare, e Bianca Berlinguer, ex direttrice del Tg3 e attualmente conduttrice di Cartabianca, sulla terza rete Rai. Uno scontro evidenziato dalle parole dello stesso Di Mare questa mattina durante la sua audizione in commissione di Vigilanza: "La signora Berlinguer e' stata piu' volte invitata da me a non rilasciare piu' dichiarazioni, in base anche alle indicazioni del codice interno, e non ha ascoltato: sono fortemente aziendalista e sono sicuro che i vertici sapranno cosa indicare alla signora Berlinguer sulla questione delle interviste". Di Mare ha sostenuto di trovare "indecente che un dirigente dell'azienda venga attaccato in questa maniera. A mia memoria mai successo nella storia della Rai". Tutto parte dal caso Mauro Corona, opinionista di Cartabianca, escluso per alcune sue affermazioni ritenute offensive nei confronti della conduttrice - 'zitta tu, gallina', aveva detto in una circostanza alla giornalista - e per le quali si era pubblicamente scusato. Corona era stato poi citato in alcune interviste della Berlinguer apparse come un dissenso nei confronti del direttore di rete per la sua posizione rigida nei confronti dello scrittore-alpinista. Di Mare ha evidenziato che le interviste vanno autorizzate ed "e' singolare che una dipendente dell'azienda attacchi il direttore della sua stessa rete sui giornali in piu' di una circostanza: in due mesi credo sia successo tre o quattro volte. Per rilasciare un'intervista ci vuole un preciso permesso ma non sono io che lo do. Lo danno i vertici dell'azienda". Nel dettaglio del 'caso' Corona, Di Mare ha riferito che "era gia' stato allontanato una volta dal programma. Il signor Corona beveva in diretta. Io non ho nulla di personale contro di lui ma questo non e' possibile. Il signor Corona faceva pubblicita' e anche questo non e' possibile e consentito. Il signor Corona aveva atteggiamenti verbalmente violenti, molto aggressivi. E questo non e' consentito. Il signor Corona offendeva e anche questo non e' possibile. Io sono per l'applicazione delle regole e infatti non ho cacciato Corona, ma ho chiesto cosa dovevo fare al comitato per l'applicazione del codice etico, il quale si e' espresso e ha detto che Corona era fuori dall'azienda per quello che aveva detto e fatto". Di Mare ha anche evidenziato: di recente "abbiamo sospeso la trasmissione che aveva proposto il tutorial sulla spesa sexy (Detto fatto, su Rai2, ndr), come possiamo mandare in onda un signore che dice a una conduttrice 'zitta tu, gallina'?". E ha concluso: "Adesso la signora Berlinguer ha perdonato Corona. Io non ho nulla di personale ne' contro Berlinguer ne' contro Corona, mi limito ad applicare il contratto di servizio. Se qualcuno mi dice che non e' questa la strada, io faccio un passo indietro".

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