A- A+
Palazzi & potere
Governo, Quirinale e Vaticano: il Colle vuole più soldi per Cei e Santa Sede

Banco di prova reale della “lealtà” di Conte nei confronti del Vaticano sarà la questione delle scuole paritarie, che sono in prevalenza scuole cattoliche. Più di qualcuno ha notato che il Decreto Rilancio non è stato ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Annunciato la settimana scorsa in pompa magna, a oggi (al momento in cui scriviamo) è ancora "desaparecido". Perché? Proprio per il nodo delle scuole cattoliche e per la grande protesta che si è levata da suore e preti che vedrebbero in gran parte chiusi i loro istituti senza un aiuto concreto dallo Stato. C’è un episodio curioso che racconta lo stato dell’arte di questa difficile trattativa: sabato in diretta social il leader del Popolo della Famiglia, Mario Adinolfi, ha avuto un pubblico dialogo con uno dei pesi massimi del collegio cardinalizio, quel Matteo Zuppi arcivescovo di Bologna che è tra i porporati italiani forse il più vicino a Papa Francesco (e secondo alcuni destinato a succedergli se sul Soglio di Pietro dovesse tornare un italiano, evento che ormai non accade dal 1978, quando la fumata bianca fu per quel Karol Wojtyla di cui oggi Francesco in San Pietro ha ricordato i cento anni dalla nascita). Ebbene al battagliero Adinolfi che schierava il suo piccolo ma combattivo Popolo della Famiglia al fianco dello sciopero annunciato per domani e dopodomani due sigle rappresentative delle scuole cattoliche, Cism e Usmi, il cardinale Zuppi rispondeva auspicando che lo sciopero fosse revocato. L’arcivescovo di Bologna accennava anche a una possibile soluzione in corso della vertenza. In soldoni di cosa si tratta? Il Colle non firma il decreto finché non si offre soddisfazione a Cei e Santa Sede che considerano un insulto i 63 milioni, da spartirsi peraltro con le  scuole statali, riservati peraltro solo alla scuola per l’infanzia. Oltretevere chiedono a Conte la “prova d’amore” e sono pronti a far sospendere il primo storico sciopero delle scuole cattoliche, evento che non si è mai verificato della plurisecolare storia di questi istituti in Italia. Se arrivano più soldi a tutte le scuole paritarie, Papa Francesco sarà soddisfatto e il Quirinale darà finalmente il nulla osta al decreto in Gazzetta Ufficiale. Altrimenti domani ci sarà lo sciopero di suore e preti e il Vaticano darà briglia sciolta al Popolo della Famiglia che sulle agenzie con Adinolfi già attacca Conte dichiarando: “Negli Usa Trump ha dato alle famiglie 2.400 dollari al mese più 500 dollari per ogni figlio, Conte per la famiglia ci ha dato il bonus monopattino”. Le parole di Zuppi fanno però pensare a una soluzione pacifica del contenzioso e domani avremo più chiaro quanto Conte tenga al rapporto con Vaticano e Quirinale che, guardando la fragilità politica della sua maggioranza con Renzi pronto a flirtare anche con Salvini pur di buttarlo giù, sono i due soli veri puntelli della speranza del devoto di Padre Pio non solo di restare a Palazzo Chigi, ma anche di avere un proprio futuro in politica. Cosa che a Conte sembra premere più della vita (del suo governo) stessa.

Commenti
    Tags:
    governodecreto rilanciomattarellavaticanomario adinolfiscuola cattolica





    in evidenza
    Caso gioielli, Scotti punge Fagnani: “Belva addomesticata? Devi fare i nomi”

    La conduttrice vs Striscia la Notizia

    Caso gioielli, Scotti punge Fagnani: “Belva addomesticata? Devi fare i nomi”

    
    in vetrina
    Affari in Rete

    Affari in Rete


    motori
    Lamborghini Urus SE: l'icona dei super SUV diventa ibrida

    Lamborghini Urus SE: l'icona dei super SUV diventa ibrida

    Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

    © 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

    Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

    Contatti

    Cookie Policy Privacy Policy

    Cambia il consenso

    Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.