Palazzi & potere
Pd, la nuova strategia di Renzi: meno parla e meglio è

La Stampa conferma in pieno le anticipazioni di Affaritaliani Palazzi&Potere
«Matteo è un grande comunicatore, non ha bisogno di inflazionare la sua presenza sullo schermo e sui giornali con qualche frasetta qua e là, scrive la Stampa.
Meno fa, meglio è, e poi deve parlare dei problemi degli italiani, non mettersi a replicare agli altri». A spiegare è Michele Anzaldi, odiato in Rai per le sue accuse lanciate come magli infuocati verso i piani alti di Viale Mazzini. È lui il nuovo stratega del Renzi versione meno chiacchierone.
Anzaldi pensa che sia meglio limitare il confronto a tre all' appuntamento su Sky. Una roba «fatta bene», con un forte battage pubblicitario, in un grande studio come quello di X Factor. Un vero evento attorno al quale costruire, prima durante e dopo, una comunicazione completa, organica, capillare.
«Renzi scappa», dice Emiliano. «Renzi ha paura», aggiunge Orlando. La loro tesi è che Matteo voglia tenere bassa la comunicazione sulle primarie del 30 aprile, «quando potranno votare tutti e non solo i tesserati mossi dai capibastone». Non vuole che vadano in molti perchè potrebbe verificarsi l' effetto-referendum: svegliare la corsa a votare contro di lui.