TOP/FLOP della settimana: Politica e non solo... - Affaritaliani.it

Palazzi & potere

TOP/FLOP della settimana: Politica e non solo...

By Palazzi&Potere chi sale e chi scende in questa ultima settimana...

TOP 

 

1) Simone Valente (M5S): Astro nascente del M5S. Si sta specializzano in tematiche sportive. Ha duellato in aula a Monte Citorio con il ministro dello sport, Luca Lotti sia sul futuro delle federazioni, sia sul progetto Ryder Cup 2022, definendolo un buco nero. 

2) Carlo Calenda (ministro MISE): Non ha paura a dire la propria sul caso dei dazi Usa che sta ideando la presidenza Trump negli Usa. Difende il brand Vespa e i pomodori San Marzano. Certamente non viene vissuto come un super filo-americano dai lobbisti a stelle e strisce presenti in Italia. 

3) Vittorio Sgarbi (storico d'arte e politico): Si prepara sotto traccia ad una mega convention a Firenze il prossimo 13 maggio per il lancio di "Rinascimento", nuovo movimento politico. Già molti politici della "vecchia guardia" l'hanno contattato (incluso il deputato ex Ncd, Gaetano Quagliarello, oggi leader di "Idea"). 

4) Andrea Orlando (ministro della Giustizia). Unico per "aplomb". Il 30% conquistato nella prima fase delle primarie, quella dei voti solo nei circoli PD, non lo scalfisce nell'idea di candidarsi a segretario DEM. Promette battaglia al compagno di partito Matteo e lo aspetta al varco il prossimo 30 aprile (data delle primarie) quando il voto sarà aperto a tutto il popolo della sinistra (o almeno speriamo che sia così). Comunque vada è il vincitore di queste primarie per stile e toni. Unico!

5) Silvio Berlusconi (presidente Forza Italia). Multi-tasking: è su mille fronti (closing AC Milan, partita Mediaset-Vivendi e giudiziari in attesa della sentenza di Bruxelles). Per l'ultra 80enne patron rossonero è una ritrovata primavera in termini mentali e di attività (soprattutto in ambito politico). Sta studiando come recuperare voti per le prossime politiche. I ben informati parlano di una taskforce di saggi, di cui farebbe parte anche l'onnipresente Aurelio Regina presidente e azionista Manifatture Sigaro Toscano.

 

 

FLOP

1) Giuliano Poletti (ministro del Lavoro): E' stata la sua settimana, invitato anche dai membri della sinistra (in opposizione) a tornei di futsal (con chiaro intento ironico) in tutta Italia, dopo la gaffe sul calcetto e il peso dello studio per i giovani. E' la terza in un anno. Troppe per un ministro che intenda farsi voler bene e rimanere nella memoria degli italiani. Se non per una rovesciata tra i pali.  

2) Enrico Zanetti (deputato ALA-SC): scomparso dai radar tv o quantomeno dai programmi più gettonati, quelli per intenderci che assicurano share e audience importanti. Ormai vive su Facebook, dove parla di tutto. Lost in Ala-SC, aspettando stancamente che Matteo Renzi lo possa far entrare nell'Arca di Noè delle prossime politiche. Sempre che ci sia un posto disponibile (troppa ressa e troppe richieste)

3) Luca Lotti (ministro dello Sport): prima il caso Consip, poi gli attacchi congiunti di Lega Nord e M5S sulla Ryder Cup 2022. Dichiara ai media di essere sereno sia sull'inchiesta sia sul futuro del più importante progetto di golf mai sbarcato in Italia. Vedremo. Il tempo sarà galantuomo.

5) Stefano De Luca (presidente PLI): dopo la buona performance alle comunali 2016, che hanno visto vincere però la sindaca Virginia Raggi (M5S), dove ha conquistato con una piccola lista lo 0,97% (ben 16 mila voti), all'interno della coalizione di Giorgia Meloni (FdI), si appresta, a fine maggio, ad andare a congresso. Ma conquista le pagine web dell'Opinione e non solo per i provvedimenti disciplinari attuati di recente contro alcuni dirigenti. De Luca di fatto ha azzerato le mozioni d'opposizione e andrà a congresso (insieme al segretario e amico di mille battaglie Giancarlo Morandi) ripresentandosi alla soglia di 75 anni come presidente del PLI, la sigla politica che fu di Zanone e Altissimo. Bei tempi (passati).