Politica
"Schlein premier? Non solo è all'altezza, ma sarebbe capace di stravolgere le storture della politica nel nostro paese"
Giovani PD emergenti, intervista a Paolo Romano

Paolo Romano, consigliere regionale del Partito Democratico in Regione Lombardia e volto giovane emergente del PD
"L'obiettivo del PD è e resta quello di tornare al governo del Paese per rispondere all'emergenza sociale e sanitaria di un'Italia in cui i ricchi sono sempre più ricchi, i poveri più poveri, i giovani scappano perché non vedono una prospettiva e i servizi essenziali, a partire dalla sanità, vengono privatizzati o smantellati". Con queste parole Paolo Romano, consigliere regionale del Partito Democratico in Regione Lombardia e volto giovane emergente del PD, risponde alla domanda di Affaritaliani se il campo largo resti l'obiettivo del PD per battere il Centrodestra alle prossime elezioni politiche e se esista la possibilità di tenere insieme AVs, M5S, Italia Viva e anche Azione di Carlo Calenda.
"Per farlo è giusto costruire le alleanze più ampie possibili basandole però non su formulette magiche ma sui temi: chi condivide l'introduzione di un salario minimo? L'abolizione e il contrasto di strumenti di sfruttamento come gli stage e le finte partite Iva? L'investimento nel diritto a restare dei giovani tramite opportunità di studio e lavoro che consentano di non fuggire dall'Italia? Chi è d'accordo sull'investimento sulla sanità pubblica? Su un piano casa nazionale che affronti il tema dell'abitare nei grandi centri urbani? Chi è d'accordo a basare la crescita e la competitività del Paese facendo investimenti concreti in innovazione e sostenibilità e non su rendite di potere, corporativismo e stipendi bassi? Il campo largo è e deve essere la naturale confluenza di forze che nelle loro differenze vedono in queste proposte il futuro del paese".
Per il PD, la candidata premier sarà Elly Schlein alle Politiche?
"Per il PD la candidatura a premier si sceglierà con la coalizione, è ovvio che avendo una leadership forte e collettiva in Elly Schlein ed essendo il PD il primo partito delle opposizioni, è naturale pensare a lei. Sono convinto che sarebbe un nome non solo all'altezza, ma capace di stravolgere le storture della politica nel nostro paese".
Parlando di Europa e guerra in Ucraina, il PD è critico verso Ursula von der Leyen. La presidente della Commissione europea si è spostata troppo a destra?
"È evidente che Von Der Leyen non sta governando rispettando il programma condiviso con il gruppo S&D. Abbiamo bisogno di un'Europa che investa, facendo anche debito comune, in innovazione, competitività con Cina e USA, che sostenga gli stati nazionali nella spesa per istruzione e ricerca facendo crescere la vera ricchezza di questo continente: le persone, con il loro capitale umano. Una Europa che superi le logiche dei veti e si faccia sentire. Troppo spesso Von Der Leyen invece ascolta quell'europa piccola fatta di egoismi, nazionalismi e populismi e accetta politiche che barattano il futuro dell'Europa in campio di qualche piccolo vantaggio di breve periodo".
Il PD al governo riconoscerebbe subito lo Stato della Palestina, ma come fermare concretamente il governo israeliano?
"Il riconoscimento dello Stato di Palestina è il minimo: al governo dovremmo porre immediatamente in campo Sanzioni durissime verso il governo di Netanyahu e i suoi ministri, ci schiereremmo alla corte dell'Aja contro il Genocidio in corso, bloccheremmo qualsiasi invio di armi ad Israele dall'Italia tolti i sistemi difensivi, e chiederemmo all'EU e alla Nato di fare lo stesso invece di stare a guardare. Oltre a costruire una coalizione che pretenda l'entrata degli aiuti umanitari e che ponga il cessate il fuoco immediato a Netanyahu come condizione non negoziabile, invece di continuare a trattarlo come "un amico che sta un po' esagerando" come fa la meloni".
Leggi anche/ Vannacci: "Francia paese delle tasse. Macron al minimo del consenso popolare, nessuna garanzia a chi investe" - Affaritaliani.it