Sulla Rai rinasce il Patto del Nazareno tra Renzi e Berlusconi - Affaritaliani.it

Politica

Sulla Rai rinasce il Patto del Nazareno tra Renzi e Berlusconi


Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)


"Non facciamo ostruzionismo". Eccole le parole chiave, prunciate da Paolo Romani, capogruppo di Forza Italia al Senato, sulla riforma della Rai. All'indomani dell'annuncio del ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan sulla nomina, martedì, dei vertici della televisione pubblica con la vecchia Legge Gasparri, le parole di Romani suonano come la conferma del rinato asse tra Renzi e Berlusconi, che si concretizzato con la nascita della stampella dei verdiniani al governo (leggi il retroscena). La Rai, come è sempre stato fin dalla Prima Repubblica, è la cartina di tornasole degli equilibri politici. Sedersi al tavolo per decidere la nuove nomine di Viale Mazzini è per l'ex Cavaliere molto più importante che fare opposizione al Pd mettendosi a ruota di Salvini e Grillo.

L'ex premier, che non vuole assolutamente il ritorno alle urne, è disposto ad aiutare la maggioranza a Palazzo Madama (non solo con i verdiniani dell'Ala, se ci fosse bisogno magari sulle riforme e considerando le defezioni della minoranza dem) in cambio di un ruolo nella scelta dei vertici della Rai. In particolare - spiegano in Transatlantico - a Berlusconi interessa che alla guida della Sipra, ovvero della società che raccoglie la pubblicità per la Rai, vada qualcuno che, senza ovviamente mettere a rischio i conti della tv di Stato, non scateni una guerra al gruppo Mediaset-Fininvest e che quindi possa continuera l'equilibrio attuale tra i due principali player della televisione italiana. Ecco perché Forza Italia, al di là di qualche estemporanea dichiarazione magari di Gasparri, non ha alcuna intenzione di fare un'opposizione dura al Pd e al premier.