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Politica
Quirinale, Calderoli: "Draghi premier, voto nel 2023". La posizione della Lega
Roberto Calderoli Senatore

Quirinale, Calderoli: "Senza senso i veti e i controveti di Berlusconi e Letta"


"Mancano ormai meno di due settimana all'inizio delle votazioni alla Camera per il presidente della Repubblica e quello attuale è un momento di trattative serie e leali da parte di tutti i segretari dei partiti. Meno nomi girano e meglio è. E' inopportuno fare nomi oggi". Con queste parole il senatore della Lega Roberto Calderoli risponde alla domanda di Affaritaliani.it se Silvio Berlusconi abbia davvero chance di diventare Capo dello Stato.

"I tavoli servono almeno per parlarsi e non necessariamente per arrivara a una condivisione. Occorre capire se e dove si può trovare un minimo comune denominatore. Le dichiarazioni che abbiamo letto in questi giorni, sia quello che avrebbe, e sottolineo avrebbe, detto Berlusconi, e cioè elezioni de Draghi va al Quirinale, e poi quelle di Letta, alle urne se Berlusconi va al Quirinale, mi sembrano improprie. Questi veti e controveti non hanno alcun senso. Le elezioni e lo scioglimento delle Camere sono una prerogativa del presidente della Repubblica. Un partito può dire che non sosterrà più il governo, non che si va al voto. Se lo dice, lede le prerogative del presidente della Repubblica", sottolinea l'ex ministro del Carroccio.

Ma la Lega sta al 100% senza se e senza ma con Berlusconi? "Credo che il Centrodestra debba individuare un candidato di area che sia sostenuto da tutti i partiti della coalizione, non solo dai tre principali. E sento anche parlare di un possibile vertice del Centrodestra questa settimana. Non so se si farà questa settimana, ma mi auguro che non sia solo di Centrodestra ma che sia allargato a tutti i segretari di maggioranza e opposizione e che porti ad avere una possibile, ampia, condivisione per il 24 gennaio". Non mi sembra caldissimo sul nome di Berlusconi... "Chiunque io voglia al Quirinale, ogni mia dichiarazione potrebbe danneggiare gli interessati".

E' vero come dicono nel Pd che Salvini e la Lega non vogliono le elezioni quest'anno e addirittura le temono? "Salvini ha fatto una dichiarazione precisa. E' convinto che quello che sta facendo il governo è positivo e che ci siano altri provvedimenti da portare avanti, facendo ancora di più ad esempio sul controllo dell'immigrazione, sulla sicurezza e sul contrasto all'aumento delle bollette. Ma Salvini intende un governo guidato a Draghi, non da altri. I numeri così alti della pandemia, la messa a terra del Pnrr, il costo dell'energia e delle bollette da abbattere, le ricadute sulle attività produttive e sul Pil dell'incremento dei numeri della pandemia... è fondamentale la presenza di un governo forte e sostenuto da una larga maggioranza in Parlamento", sottolinea Calderoli. Insomma, per Salvini elezioni nel 2023, a fine legislatura... "Se si va avanti così, con Draghi premier, sì, elezioni l'anno prossimo. Prima dobbiamo pensare al mondo reale e al futuro dei nostri ragazzi, poi ai partiti".

L'ipotesi di un Giorgetti premier con Draghi al Quirinale? "Salvini ha detto chiaramente che sostiene il governo con Draghi presidente del Consiglio, non altri. Punto. Alcuni nomi circolati in questi giorni come possibile premier fino al 2023, e certamente non mi riferisco a Giancarlo (Giorgetti, ndr), sono totalmente inadatti. Sui giornali ci sono sempre nomi diversi, siamo al tiro al piattello. Un giorno toto-premier, un giorno toto-presidente della Repubblica. Basta con queste cretinate", conclude.

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