Politica
Riforma Giustizia, la pm Imparato a La Piazza di Affari: "Il problema è il rapporto magistrati-polizia giudiziaria"

- Annalisa Imparato, Sostituto Procuratore della Repubblica, consulente giuridico per la formazione del Ministero della Difesa

- Giuseppe Santalucia, Presidente ANM
- Francesco Sisto, Vice Ministro della Giustizia
- Annalisa Imparato, Sostituto Procuratore della Repubblica, consulente giuridico per la formazione del Ministero della Difesa

seconda serata de "La Piazza" 30 Agosto
La pm spiega cosa c'è dietro alla presunta inchiesta su Arianna Meloni e ai sospetti di politici e cittadini comuni. L'intervento alla kermesse politica-economica di Affaritaliani.it
Giustizia, la pm Annalisa Imparato rilancia il tema della separazione delle carriere: "Questo è il vulnus..."
Annalisa Imparato, sostituto procuratore della Repubblica e consulente giuridico per la formazione del Ministero della Difesa, ha sollevato a La Piazza di Affari il problema della separazione delle carriere, soffermandosi su un punto chiave ma spesso trascurato: il rapporto di dipendenza tra i magistrati e la polizia giudiziaria. Imparato è tornata sul caso della presunta inchiesta ai danni di Arianna Meloni, sorella della premier, per traffico di influenze. "C'è il timore che i magistrati facciano i complotti. Timore - dice Imparato a La Piazza - legato alla notizia di queste settimane relativa a questa presunta inchiesta, una notizia uscita senza che ci fosse stata una effettiva chiusura delle indagini, come da prassi".
Riforma della Giustizia, guarda il video dell'intervento della pm Imparato a La Piazza
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"Da cittadina - prosegue Imparato a La Piazza - mi sono chiesta, perché la gente comune e anche esponenti politici temono che ci possano essere complotti all'interno della magistratura? La risposta è difficile da digerire, premesso che la magistratura non fa complotti, ci sono stati effettivamente casi che hanno portato cittadini e politici a dubitare. Il vero problema non è la separazione delle carriere in sé. Se oggi c'è l'idea del pm super-poliziotto che arresta, dipende - sostiene Imparato - dal rapporto che c'è di dipendenza con la polizia giudiziaria. Quanti procuratori capi hanno avuto il potere di influire nelle carriere di poliziotti giudiziari. Così facendo si è creato il modo di pensare che alcuni pm siano stati decisivi per permettere di fare carriera a esponenti della polizia giudiziaria. Questo credo sia il "vulnus" della questione, più che la separazione delle carriere in sé".