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Politica
Sala: "C'è molto da fare sull'edilizia popolare". Le interviste ai competitor

A poche ore dal primo turno delle elezioni amministrative a Milano, il Sindaco Beppe Sala delinea i suoi obiettivi per quello che sarebbe il suo secondo mandato alla guida della città
 

“Credo, onestamente, che la frattura tra il centro e le periferie ci sia, ma che sia meno di cinque anni fa, e fra un quinquennio ci sarà ancora di meno. Penso che sia sbagliato dividere Milano tra il centro, molto piccolo, e tutte le periferie, che in realtà sono diversi quartieri, alcuni dei quali hanno fatto visibili miglioramenti come, ad esempio, Baggio, mentre altri come San Siro non li hanno fatti", ha detto a Sky TG24. "Molto dipende dalla questione dell’edilizia popolare, e credo che, finalmente, noi e la Regione dovremmo metterci insieme, mettere insieme i due patrimoni che fanno 70 mila appartamenti, e confidare molto sui fondi del Governo perché il Pnrr esplicitamente dice che ci sono fondi per l’edilizia sociale. Abbiamo fatto delle cose in questi cinque anni, diciamolo. Abbiamo restituito 4200 appartamenti che erano sfitti, perché conciati da buttar via, li abbiamo sistemati e dati a quelli che erano in lista d’attesa. Abbiamo ridotto l’abusivismo, ed è un fatto importante, dal 6% al 3%, e stiamo cercando di portare servizi. In periferia ho fatto un sacco di inaugurazioni di campi sportivi, nuovi parchetti, nuovi spazi dedicati alla cittadinanza, però, onestamente, e lo so anch’io, c’è molto da fare, ci mancherebbe altro”. 

BEPPE SALA: DUBBI SULLA CANDIDATURA? TANTI, CI HO PENSATO BENE

“Se ho avuto dubbi sulla candidatura? Tanti. Ci ho pensato bene, volevo essere sicuro di essere determinato, a posto fisicamente e mentalmente. Cinque anni sono lunghissimi, lo so, però alla fine quando mi sono deciso mi è tornato un entusiasmo ed un’energia incredibile, quindi bene così”.


BEPPE SALA: MILANO E’ ANCORA PROVATA DALLA PANDEMIA, SERVE RIPENSARE SANITA’ TERRITORIALE IN LOMBARDIA

“La città è, ovviamente, ancora provata. È evidente. Però abbiamo avuto ottimi segnali a settembre, mese in cui ne abbiamo fatta di ogni: dal design, alla moda, all’arte, e anche questi ultimi giorni con la Precop26 e lo Youth4Climate ne sono un esempio. Tuttavia usciamo da questa pandemia con alcune lezioni: credo che la prima sia quella di cercare di fare ancora di più di quello che abbiamo fatto per sostenere, aiutare ogni solitudine, ogni difficoltà, mentre la seconda è che sulla salute, sulla sanità dobbiamo un po' ripensare le cose. La sanità territoriale, purtroppo, in Lombardia è stata distrutta negli anni, e c’è da lavorare, in collaborazione con la Regione. Non voglio far polemica ma c’è da lavorare”.

 

BEPPE SALA: ABBIAMO CHIESTO FONDI PARI A 4-5 MILIARDI DEL PNRR

 

A proposito dei fondi del Pnrr, per Milano “abbiamo chiesto tra i quattro e i cinque miliardi. Al di là che non c’è una richiesta formale, ho presentato il dossier ma è ancora un po' da capire dal Governo quanto andrà in assegnazione diretta e quanto farà bandi. Comunque tra i quattro e i cinque miliardi” che serviranno “per il trasporto pubblico, in primis prolungare le metropolitane, ad esempio a Baggio, a Settimo, a Vimercate, poi per l’edilizia popolare, le scuole, che come in tutta Italia sono dell’inizio secolo e meritano grande attenzione, e il profilo energetico: il 40% dell’inquinamento a Milano dipende dagli impianti di riscaldamento, ci sono ancora parecchi condomini in città ancora addirittura a gasolio, quindi lì un finanziamento sarebbe importantissimo”, ha detto il Sindaco.

BEPPE SALA: L'ANIMA SOLIDARISTICA DEVE CONTINUARE AD ESSERE UNA DELLE CARATTERISTICHE DI MILANO

“L’anima solidaristica di Milano deve continuare ad essere una delle nostre caratteristiche, il 10% dei milanesi fa volontariato. Però se proviamo un po' a spaccare per età e generazioni, noi abbiamo giovani, una fascia di mezzo e poi gli anziani, e proprio a quest’ultimi dobbiamo rendere solamente il servizio che hanno dato alla città e curarli. Il tema è con i giovani: abbiamo 200 mila studenti universitari, e non ci sono sufficienti abitazioni a prezzi accessibili. Questa è la verità, però vedo che gli interessi immobiliari si stanno velocemente spostando dal centro verso le periferie e a prezzi più bassi, e il Comune fa politiche in questo senso: abbiamo assegnato l’area dell’ex macello, ad esempio, per un grandissimo progetto, ma chi l’ha vinta si è impegnato a fare appartamenti per 1200 milanesi ad un massimo di 500 euro d’affitto al mese. Quindi il problema c’è, non lo nascondo, ma ci sono anche le nostre politiche”. Così a Sky TG24 Beppe Sala, sindaco di Milano, ospite di ‘Buongiorno’ rispondendo alla domanda su quale vuole che sia, per i prossimi cinque anni, l’identità di Milano, e a che anima ha pensato per la sua città.

 

BEPPE SALA: INTERNALIZZERÒ LA CURA DEL VERDE ANCHE PER CREARE OCCUPAZIONE

“Secondo me bisogna fare una cosa molto difficile, ma bisogna passare dall’identificazione del puro bisogno di assistenza a cercare di ridare una chance. Faccio un piccolo esempio per intenderci, perché questa è la filosofia. Noi, avendo ormai molto verde più verde del passato e avendo in progetto di fare altri 20 parchi, internalizzeremo la cura  del verde, che è sempre andata a gara, e cercheremo di trovare una formula per cui faremo lavorare tecnici, specialisti e troveremo il modo anche di far lavorare anche un po' chi è alla ricerca di una chance. Ecco, bisogna fare una serie di queste cose, se continuiamo a riconcorre solo il bisogno non ne verremo fuori: bisogna cercare nell’operazione difficile di dare una chance ai più”.

BEPPE SALA: APPARENTAMENTO CON IL M5S IN CASO DI BALLOTTAGGIO? VEDREMO

“Vediamo come ne usciamo, lunedì notte avremo questa risposta”. Lo ha detto a Sky TG24 Beppe Sala, sindaco di Milano, ospite di ‘Buongiorno’ interpellato su un possibile apparentamento, un’intesa con il M5S in caso di ballottaggio. “Faccio notare - ha proseguito - che meno di un mese fa, era il 4 settembre, Salvini disse che a Milano avrebbero stravinto, mentre adesso il loro obiettivo è portarmi al ballottaggio. Alle chiacchiere, in puro spirito milanese, preferisco il duro lavoro, e così continuerò a fare. È inutile che in questo momento faccia tanti proclami e dire farò, faremo, ecc. Lavoriamo, cerchiamo bene di uscire al primo turno, magari di vincere, e poi decideremo”. Primo turno in cui a Milano vincere “storicamente non è semplice. Non ci sono molti casi, questo è abbastanza evidente. Dopodiché dico ai miei: proviamoci e andate tutti a votare, e questo lo dico a tutti gli elettori perché è un diritto-dovere importantissimo e inalienabile”.

“Ho fatto un appello al voto disgiunto, non in modo insistente, e sono stato accusato di essere scorretto, ma come, chiedo dei voti e sono scorretto? Cosa pretendete?  - ha concluso -. Per quanto riguarda fare il sindaco per cinque anni, io l'ho già fatto e credo che alcune mie caratteristiche diano garanzia. Penso di avere tre caratteristiche importanti: primo, sono indipendente rispetto ai  partiti, secondo, ho 63 anni e il livello di competenza credo di averlo dimostrato, terzo, sono incorruttibile e questo lo dico con forza. Sto mostrando per esempio, e credo di essere forse l'unico, tutti i finanziamenti che sto ricevendo in tempo reale, per cui la trasparenza, questo modo di essere mi appartiene e credo che sia garanzia per tutti i milanesi”. 

BEPPE SALA SULLE POLITICHE 2023: NON DARE PER SCONTATO CHE LA DESTRA SIA INVINCIBILE

“Fino a poco tempo fa nelle chiacchiere, anche tra noi addetti ai lavori, sembrava che le elezioni del 2023 fossero segnate, cioè una destra assolutamente vincente e noi a giocare un ruolo di dignitoso comprimario”. “Ora vediamo come se ne esce, perché se ne uscissimo bene dovremmo un po’ ripensare ed anche immaginare che il coraggio in politica può cambiare. E questo prima ancora della logica delle alleanze. Credo che sia importante per noi rinfrancarci, e non dare per scontato che la destra sia invincibile”. 

LE INTERVISTE DI AFFARITALIANI.IT AI PRINCIPALI COMPETITOR DI BEPPE SALA

Luca Bernardo (centrodestra): “Sala non si è mai confrontato con i cittadini”

Layla Pavone (M5S): “Puntiamo su sostenibilità e cura delle periferie”

Gabriele Mariani (Milano in Comune – AmbientaLista): “Negli ultimi 5 anni sono aumentate le diseguaglianze”

Gianluigi Paragone (Italexit – Grande Nord): “Non mi piace la Milano fighetta di multinazionali, speculatori e banche”
 

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