Politica
Prc difende Salvini, Rizzo con Donato: gli estremi si avvicinano, è una svolta

Acerbo con il segretario leghista, a Palermo comunisti con l'eurodeputata ex leghista. Dai vaccini a Putin, le ragioni delle "relazioni pericolose"
Destra e sinistra estrema: vicinanza e alleanze nel nome del no Green Pass, del no all'Ue e alla Nato
Quando la destra e la sinistra, estrema, si avvicinano. Si annusano e in certi casi si alleano. Tutto nel nome prima, nel momento in cui la pandemia era forte, del no al Green Pass e alle restrizioni contro il Covid e dopo, oggi, del no all'invio delle armi all'Ucraina e del sì al dialogo con la Russia di Vladimir Putin. Una sorta di movimento sottotraccia che tende a unire chi una volta era nemico dichiarato e che oggi si ritrova insieme a lottare contro il pensiero unico, lo strapotere delle multinazionali che dominano la globalizzazione capitalista, l'Unione europea e ovviamente il ritrovato neo-atlantismo che ha nella Nato il suo braccio armato.
Due gli esempi, emblematici, di oggi. Il primo sono le sorprendenti parole a difesa di Matteo Salvini - attaccato dal Pd ai renziani e criticato pure dal premier Draghi - di Maurizio Acerbo, segretario di Rifondazione Comunista, che in passato, anche recente, ha utilizzato più volte parole pesantissime contro il segretario leghista. "Il coro contro Salvini disvela il fatto che ci hanno fatto entrare in guerra con la Russia e ragionano di conseguenza. Non si capirebbe altrimenti il perché di tutto questo baccano sugli incontri con l'ambasciatore russo. Non mi risulta che sia un reato. Politici e opinionisti con l'elmetto della Nato in testa (Pd in testa, ndr) ritengono alto tradimento parlare con un diplomatico? Ci sono mille motivi per attaccare Salvini ma non rientra tra questi la ricerca di un dialogo con Mosca. Troviamo incredibile che chi accetta di governare con un razzista xenofobo poi si lamenti perchè si improvvisa pacifista".
Altro esempio di relazioni trasversali destra-estrema sinistra accade a Palermo, in vista delle elezioni comunali di domenica 12 giugno. Marco Rizzo, segretario del Partito Comunista, ha lanciato un video-appello a favore della parlamentare europea eletta con la Lega e candidata a sindaco con la lista Rinascita Palermo Francesca Donato, uscita dal Carroccio mesi fa contestando la linea del partito troppo draghiano ("qui ormai comanda Giorgetti") soprattutto sul rapporto con l'Europa e sul via libera della Lega in Parlamento a provvedimenti come l'obbligo vaccinale per gli over 50.
"A Palermo voterei senza esitazione per Francesca Donato, una donna dalla parte del popolo e della Costituzione", ha spiegato Rizzo. Aggiungendo: "Palermo è una città che è stata spesso umiliata dalla grande finanza, dalla politica, da questi poteri che hanno visto nella mafia la possibilità di piegare la resistenza dei cittadini. In questa città però c'è una donna candidata, Francesca Donato, che ho avuto modo di apprezzare per il suo lavoro controcorrente al Parlamento europeo e per il suo essere dalla parte del popolo sui temi principali della Costituzione italiana sempre più calpestati: il tema del lavoro e della disoccupazione, i temi della libertà schiacciate e i temi della pace e della guerra. Il 12 di giugno i palermitani votando Francesca Donato hanno la possibilità di dare un segnale alla grande finanza e al governo del banchiere Draghi che non fa gli interessi del popolo italiano, conclude il leader comunista.
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