E ora Salvini scelga: Casapound o Cameron?
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
Matteo Salvini è molto abile, non ci sono dubbi. Va in tv e trova le parole giuste al momento giusto. Buca lo schermo, come dicono gli esperti, e non a caso la Lega in un 18 mesi è passata dal 3 al 16%. Tutto vero. Ma nell'ultimo comizio di Roma è stato osannato al grido "c'è solo un capitano" dai militanti di Casapound. Mostrami i tuoi amici e ti dirò chi sei, diceva un vecchio adagio. Legittima scelta quella di allearsi con l'estrema destra. Nulla è vietato, purché si rispetti la legge. Ma in Francia, la grande amica di Salvini, Marine Le Pen, ha cacciato il padre dal Front National per le sue posizioni anti-semite. Una scelta che rischia di costare cara alla Giovanna D'Arco del nuovo millennio ma che segna una netta distinzione tra la destra, sociale, dura e rigorosa, dall'estrema destra nostalgica e revisionista. Ora l'altro Matteo, il "capitano" come lo chiamano i suoi su Facebook e Twitter, deve prendere una decisione. Vuole fare il leader estremista del 20% massimo duro e puro o intende mettersi alla testa di un Centrodestra in teoria in grado di battere Renzi? All'indomani delle elezioni britanniche, proprio ad Affaritaliani.it, il segretario del Carroccio ha affermato che il programma di Cameron è quello della Lega e che lo sottoscriverebbe in toto. Benissimo. I Tories pensano all'uscita dall'Europa, vogliono arginare l'immigrazione e abbassare le tasse. Ma non si alleano con gli estermisti (vedi Ukip e non solo). Forse Salvini dovrebbe prendere una decisione e smettere di tenere due piedi in una scarpa. Per il bene suo, del Centrodestra e dell'Italia...