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Salvini rivendica il "no" al Mes: "Nessun disastro, lo spread è sceso"

di redazione politica

Il leader della Lega sottolinea che la Camera ha esercitato il suo diritto democratico respingendo la ratifica del fondo salva-Stati

Salvini: "No al Mes decisione giusta. Giorgetti? Non è indebolito"

Matteo Salvini si mostra risoluto nel respingere il Meccanismo europeo di stabilità, considerandolo una minaccia per l'Italia. Dopo il rifiuto da parte della Camera dei deputati di ratificare il fondo salva-Stati, il vicepresidente del Consiglio afferma che la Lega ha svolto una battaglia importante e sostiene che i popoli europei dovrebbero ringraziarli per aver bloccato il Mes.

Il Vicepresidente del Consiglio, durante una visita all'ospedale Buzzi di Milano, commenta la situazione, sottolineando che non si è verificato alcun "caso Italia" dopo il respingimento del Mes. Afferma che l'economia italiana è solida e cresce più dei paesi come Francia e Germania. Salvini critica aspramente il Meccanismo europeo di stabilità, definendolo "inutile, superato, non utilizzato e dannoso".

Il leader della Lega sottolinea che la Camera ha esercitato il suo diritto democratico respingendo la ratifica del fondo salva-Stati. Risponde a chi, dalla sinistra, aveva previsto scenari catastrofici, notando che, al contrario, lo spread è diminuito.

Riguardo alle dichiarazioni di Giancarlo Giorgetti, che aveva indicato l'interesse economico e finanziario nell'approvare il Mes, Salvini afferma che, nonostante ci fosse un interesse politico, le condizioni non erano favorevoli, rifiutando inoltre l'idea di un indebolimento del ministro dell'Economia ed evidenziando che la scelta di respingere il Mes è stata coerente e fatta per il bene degli italiani.

Salvini nega frizioni all'interno del centrodestra, definendo il voto come pragmatico e affermando che la Lega ha sempre mantenuto la stessa posizione nel corso degli anni. Riguardo alle voci di divergenze all'interno della coalizione, afferma che l'astensione di Forza Italia era stata comunicata ampiamente e non rappresenta alcun problema, sostenendo l'unità della maggioranza compatta.