Politica

Garantismo? No, è dabbenaggine. Sansonetti "delira" sulle tangenti dal Qatar

Di Giuseppe Vatinno

Incredibile editoriale uscito sulla prima de Il Riformista

Sansonetti difende i “corrotti”

Incredibile l’editoriale uscito ieri sulla prima pagina de Il Riformista a firma del suo direttore Piero Sansonetti in cui accusa l’intera classe dei giornalisti italiani di “travaglismo” per come stanno raccontando lo scandalo al Parlamento europeo.

Un articolo pericoloso, melassoso, infarcito di riferimenti sgangherati ad un supposto attacco al “socialismo” inteso come visione del mondo, ancor prima che prassi politica.

Chissà se il direttore è conscio di quello che dice o lo fa semplicemente perché “tiene famiglia” e deve quindi seguire e perseguire i desiderata della linea editoriale.

Il risultato è un pezzo semplicemente irritante per chiunque abbia interesse per il tema della Giustizia.

Sansonetti confonde infatti il garantismo  - che è cosa buona e giusta - con la dabbenaggine che cosa buona e giusta non è affatto, sperando che non sia peraltro esercitata in malafede.

Panzeri viene beccato con i sacchi di soldi in contanti in casa, le cifre levitano ogni giorno, le ultime parlano di 700.000 €, e Sansonetti dice che magari l’unico reato ascrivibile potrebbe essere di certo l’evasione fiscale. A parte che neppure è strettamente vero, ma la fregola di spararla grossa impedisce all’autore di fare un semplice check logico sulle sue affermazioni. Se un ex Deputato del Parlamento europeo viene beccato con le mani nella marmellata non è che poi ci dobbiamo bere la favola che i soldi erano destinati alla pubblica carità. Anche perché la moglie è stata intercettata richiamando il marito a evitare vacanze di Natale da 100.000 €.