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Scuola, Valditara: "Assunti 48mila nuovi docenti". Ma ancora troppe le cattedre vacanti. E gli insegnanti di sostegno?
Oltre alle cattedre vacanti, rimane ancora irrisolta la questione dell’assenza di un adeguato numero di insegnanti di sostegno: più di 66mila quelli “non specializzati”

Valditara: “Assunti 48mila docenti”. Ma tra cattedre scoperte e sostegno, i nodi non sono sciolti
La scuola è iniziata in quasi tutte le Regioni – ad eccezione di Puglia e Calabria che riapriranno domani - ma non tutti gli studenti avranno professori di ruolo. Con il nuovo anno scolastico torna con ancora più forza la problematica delle cattedre vacanti. Il ministero dell’istruzione ha annunciato l'assunzione di 48.504 docenti a tempo indeterminato per la scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di primo e secondo grado. Tra le regioni, la Lombardia è in testa per numero di assunzioni, con 11.761 nuovi docenti. Seguono il Veneto con 6.023 e il Piemonte con 5.129.
Per il 50 per cento si è fatto ricorso alle graduatorie dei concorsi per titoli ed esami “attualmente vigenti” e per la quota restante l'immissione in ruolo avverrà attraverso le graduatorie ad esaurimento. “Una risposta per ridurre il precariato in modo significativo – afferma il ministro Valditara - puntando su maggiore stabilità e maggiore continuità didattica”. Eppure, non tutti sembrano davvero contenti. Stando a quanto riferito dal sindacato dei lavoratori della scuola Flc Cgil mancherebbero difatti ben 4.381 insegnanti.
La questione del sostegno
Oltre alle cattedre vacanti, rimane ancora irrisolta la questione dell’assenza di un adeguato numero di insegnanti di sostegno. La Fish, federazione italiana per la tutela dei diritti delle persone disabili e delle loro famiglie, non esita a evidenziare che il vero problema della scuola italiana è rappresentato dalla mancanza di specializzazione per una professione così delicata, ma al contempo fondamentale. Sono, difatti, più di 66mila gli insegnanti di sostegno “non specializzati”.
“Ogni anno circa 10 mila lasciano per passare su cattedre curricolari”, afferma la Fish che richiede interventi strutturati e duraturi, come l'istituzione di una specifica classe di concorso per il sostegno e una più approfondita formazione su didattiche inclusive.
Dal canto suo, Valditara ha chiarito di non poter assumere un certo numero di insegnanti “perché, giustamente, la legge impone che siano specializzati e la gran parte di questi docenti precari di sostegno non aveva la specializzazione”. “Dato che le Università non specializzavano in numero sufficiente abbiamo fatto partire alcuni corsi con Indire, ente di formazione e ricerca che fa capo al ministero, proprio per specializzare questi docenti di sostegno e poterli assumere”, ha aggiunto il ministro.
Valditara ha, infine, annunciato che da quest'anno sarà assicurata la continuità del docente di sostegno. “Noi abbiamo previsto la possibilità per le famiglie, laddove siano soddisfatte del rapporto umano e professionale che si è creato, di chiedere la conferma: nel 41 per cento dei casi il docente è stato confermato”.