Pillole d'Europa

di Cinzia Boschiero

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Pillole d'Europa
Agroalimentare, come difendersi dalle fake news
l’on. Antonio Tajani, Presidente del Parlamento europeo presenta la Presidenza della Bulgaria ai giornalisti alla sessione plenaria a Strasburgo

Pillole d'Europa
di Cinzia Boschiero

FINANZIAMENTO AI PARTITI, COME VISITARE IL PARLAMENTO EUROPEO E INFORMARSI BENE NEL SETTORE AGRO-ALIMENTARE CONTRO LE FAKE NEWS

 

PER STARE MEGLIO COME CITTADINI EUROPEI E CONOSCERE DIRITTE E TUTTE LE OPPORTUNITA' UTILI - In questa rubrica notizie flash sulle normative europee e internazionali, notizie internazionali ed europee utili e pratiche per la vita di tutti i giorni. E’ attivo un servizio di “A domanda, risposta” su bandi, agevolazioni, finanziamenti europei , borse di studio e di ricerca nazionali, regionali e locali per i lettori di Affaritaliani. Per richieste di informazioni scrivete a cinziaboschiero@gmail.com – oppure alla e-mail: dialogoconleuropa@gmail.com

 

Domanda : siamo sotto elezioni, ma è vero che, in vista delle elezioni politiche europee

del 2019 la Commissione europea propone modifiche per il finanziamento

dei partiti politici e delle fondazioni politiche europee e l’iniziativa legislativa

dei cittadini a cui io avevo partecipato? Mauro Belletri

Risposta: Sì, ci sono due proposte legislative della Commissione europea che, per entrare in vigore, devono essere adottate dal Parlamento europeo e dal Consiglio con la procedura ordinaria ed entrare in vigore prima delle prossime elezioni europee del giugno 2019.

Si ricorda che dal luglio 2004, i partiti politici europei possono ricevere un finanziamento annuale dal Parlamento europeo. Il finanziamento prende la forma di una sovvenzione di funzionamento. Può coprire fino all'85% delle spese ammissibili di un partito, mentre il resto deve essere coperto da risorse proprie quali le quote di adesione e le donazioni. Nel 2014 e nel 2012 la legislazione comunitaria ha emanato due normative per dare ai partiti politici e alle fondazioni politiche europee i mezzi necessari per operare; già nel 2014 i partiti politici europei e le fondazioni politiche europee, previste dal Trattato sull’Unione Europea, potevano essere finanziate con fondi pubblici ma nel rispetto delle norme europee previste in un Regolamento apposito, in quanto sono entità giuridiche europee; già dal 2012 è stata varata l’Iniziativa dei cittadini europei, prevista dal Trattato di Lisbona, come strumento per consentire agli europei di influire sul programma di lavoro della Commissione europea. Attualmente sul finanziamento dei partiti politici europei ci sono delle modifiche proposte dalla Commissione europea che mirano ad aumentare la trasparenza, in modo che i cittadini europei sappiano per chi stanno votando, e si punta a migliorare la legittimità democratica in modo che il finanziamento rifletta meglio l’elettorato europeo; si vuole anche contrastare un utilizzo errato del denaro dei contribuenti e, se necessario, recuperare i fondi. La proposta della Commissione europea stabilisce un legame più stretto fra la reale rappresentanza e il finanziamento, aumenta la percentuale di finanziamento assegnata in base alla quota di voto effettivo dall’85% al 95%. Nell’attuale sistema il 15 per cento del finanziamento è ripartito fra tutti i partiti, indipendentemente dal numero di elettori da questi rappresentati. Si vuole anche attuare una revisione dell’iniziativa dei cittadini europei che renda più semplice per noi cittadini attivarci, con un servizio on line gratuito per la raccolta dei dati, la possibilità di utilizzare le carte di identità elettroniche per sostenere una iniziativa, la traduzione di tutte le iniziative in tutte le lingue dell’UE e sarà abbassata l’età richiesta per sostenere una iniziativa da 18 a 16 anni.

 

Domanda: vorrei sapere se sull’olio ci sono tutele europee e dove posso documentarmi anche sull’olio di palma oltre che sull’olio extravergine di oliva di cui sono appassionato, grazie Enrico Fiscanti

Risposta: gent.mo in effetti il settore della produzione di olio in cui l’Italia era leader indiscussa di mercato per la produzione dell’extra vergine di oliva e punto di riferimento per il settore olivicolo-oleario a livello mondiale ora sta cambiando. Emergono Stati quali Spagna, Grecia, Tunisia. In taluni casi c’è l’abbandono della coltivazione, la frammentazione della struttura produttiva ed il mancato ammodernamento del settore. I cambiamenti climatici stanno inficiando la produzione: non tutti i Paesi del Mediterraneo sono sottoposti alle stesse condizioni climatiche, per cui si avranno territori con campagne olearie premiate dalla natura e con una produzione d’olio migliore rispetto alla nostra. L’area di grande produzione dell’olio extravergine d’oliva e dell’olio d’oliva è il bacino del Mediterraneo, che fornisce più del 95 per cento del totale prodotto nel mondo. La Commissione europea offre sostegno con appositi programmi al settore dell'olio di oliva e delle olive da tavola e all’applicazione di tecniche virtuose di gestione dell’oliveto, della raccolta, della trasformazione e della conservazione che permettano di ottenere un prodotto di qualità certificato. Ci sono fondi poi per produzioni virtuose di economia circolare in cui le foglie diventano foraggio per gli animali, la buccia dell’oliva viene mandata a impianti di termovalorizzazione per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, i noccioli vengono invece trasformati in simil-pellet usati per riscaldare le case della zona del Gargano vicino a questa produzione innovativa e come carburante nell’impianto stesso. Sull’olio di palma ad esempio è stata fatta tanta disinformazione: Efsa, l'Autorità europea per la sicurezza alimentare sull'olio di palma ha detto che i rischi sono minimi e soltanto per i neonati allattati esclusivamente con latte artificiale. Per conoscere meglio le tipologie di olio può rivolgersi a Oliofficina che ha due pubblicazioni periodiche e può anche partecipare e visitare la manifestazione Oliofficina (www.oliofficina.it) che si tiene a Milano ogni anno, e che sarà nel 2018, dal 1 al 3 febbraio, aperta al pubblico, in corso magenta 61, in cui saranno presenti produttori di variegate tipologie di olio, esperti a livello internazionale ed europeo, con tanto di annullo filatelico abbinato alla serie Europa. Ideata da Luigi Caricato questa manifestazione riunisce arte, cultura, agroindustria, e quest’anno ha il tema “Io sono un albero” con installazioni e creazioni artistiche “Chiome d’artista” della associazione ArtedaMangiareMangiareArte per onorare l’olio. Il pubblico ha la possibilità di partecipare a specifiche sessioni sugli oli territoriali, alla scoperta dei diversi profili sensoriali, con degustazioni guidate da due dei più prestigiosi consorzi italiani Dop Garda e Dop Riviera Ligure riconosciuti e tutelati a livello europeo proprio per la loro denominazione.

 

Domanda: cosa sono le sessioni plenarie del Parlamento europeo e come si possono seguire i lavori? Valeria Nufro

Risposta: nella plenaria del Parlamento europeo tenutasi a Strasburgo dal 15 al 18 gennaio 2017 e a cui ha partecipato un folto gruppo di giornalisti italiani grazie alla DGComunicazione del Parlamento europeo e all’Ufficio del Parlamento europeo che ha sede a Roma, si sono trattati vari temi quali : il pacchetto energia, le strategie macro-regionali, la Brexit e l’immigrazione dopo l'ultimo Consiglio europeo di dicembre, è stata anche presentata la Presidenza bulgara con una conferenza stampa alla presenza del Presidente del Parlamento europeo, on Antonio Tajani, e si sono trattati anche i temi della disoccupazione giovanile e della regolamentazione delle libere professioni. Nella prossima sessione plenaria del Parlamento europeo che si terrà dal 5 all'8 febbraio 2018 si tratteranno altri temi tra cui ne menzioniamo alcuni come la relazione annuale sull'attività della BCE con Draghi; la rimozione del geoblocking per diversi tipi di beni e servizi; ci sarà il voto finale sull'Ets, lo schema che regolamenta la compravendita delle emissioni di CO2 in Europa, per arrivare a una riduzione di tali emissioni di almeno il 40 per cento entro il 2030 e la maggiore protezione nell'acquisto di pacchetti vacanze in previsione dell'estate. Il calendario annuale dei lavori del Parlamento europeo è fissato ogni anno dal Parlamento su proposta della Conferenza dei presidenti. Esso si suddivide in tornate e in riunioni. Tale calendario prevede12 tornate di 4 giorni a Strasburgo e tornate supplementari di due giorni a Bruxelles, due settimane al mese per le riunioni delle commissioni parlamentari e delle delegazioni interparlamentari, una settimana al mese per le riunioni dei gruppi politici, e quattro settimane all'anno dedicate esclusivamente all'attività e alla presenza del deputato europeo nella sua circoscrizione. In occasione delle sedute plenarie, i 751 deputati al Parlamento europeo si riuniscono negli emicicli di Strasburgo e Bruxelles. Momento forte dell'attività del Parlamento europeo, la seduta plenaria rappresenta il punto d'arrivo del lavoro legislativo effettuato in seno alle commissioni parlamentari e ai gruppi politici. La seduta plenaria rappresenta altresì la sede in cui i rappresentanti dei cittadini dell'Unione europea – i deputati europei – partecipano al processo decisionale comunitario e fanno valere i propri punti di vista presso la Commissione e il Consiglio. Il Presidente del Parlamento europeo è assistito da quattordici vice-presidenti nel presiedere le sessioni plenarie. I 751 deputati europei si suddividono attualmente in 8 gruppi politici che rappresentano l'insieme delle correnti ideologiche. A questo link trova altri dettagli http://www.europarl.europa.eu/plenary/it/guide-plenary.html Il Parlamento europeo si può visitare e spesso delegazioni e gruppi soprattutto di scolaresche assistono alle sessioni plenarie. A Bruxelles si può visitare l'Emiciclo, esplorare il modernissimo Parlamentarium, sperimentare il gioco di ruolo oppure scoprire la storia dell'Europa all'attesissima Casa della storia europea. È anche possibile  visitare l'Emiciclo di Strasburgo, che ospita la maggior parte delle sedute plenarie. Trova tutti i dettagli al questo link http://www.europarl.europa.eu/visiting/it/

Domanda: mia figlia fa molto sport ma è un po’ cicciottina e deve dimagrire senza perdere energie, la nutrizionista mi ha consigliato la carne equina, è vero che in Europa è di qualità e che occorrerebbe parlarne di più perché ha molti lati positivi per la corretta alimentazione? Rita Buscemi

Risposta: a livello europeo ed internazionale diversi studi certificati di centri di ricerca e università attestano che la carne equina è un alimento con importanti caratteristiche nutrizionali. In Italia la carne equina si consuma molto in Regioni quali Veneto, Puglia, Emilia-Romagna, Sardegna, Sicilia, Lombardia e Piemonte. Da sempre l’Italia ha abbracciato le normative europee in materia di sicurezza alimentare con precisione e serietà. Grande esperto di carne equina è Virginio Masina, appassionato cavallaro, come si definisce nei suoi libri, ne ha studiato la storia, le caratteristiche, la classificazione, figlio di una famiglia di mercanti di cavalli da oltre quattro generazioni dice:” Oggigiorno il mantenimento e l’allevamento dei cavalli è realizzato con tecniche di avanguardia, regolato da una serie di normative che rispettano la salubrità della carne e il suo corretto utilizzo. Sono stati fatti degli studi a livello europeo e anche nazionale che attestano le qualità nutrizionali. Ad esempio diverse sono le ricerche universitarie quali quella dell’Università di Milano del team del prof. Claudio Galli che attesta le proprietà nutrizionali quali un minore contenuto lipidico, un più elevato contenuto di Omega 3, utili come protettivi per il sistema cardiovascolare; la ricerca del prof. Salvatore Cappellano dell’Università di Milano sulla valutazione dell’effetto del consumo di carne da cavallo rispetto al consumo di altre carni sui parametri correlati al ferro e lo studio sull’effetto del Paese di origine e dell’età sulla composizione acida della carne degli studi dell’Università di Padova (Dip. di Scienze Zootecniche) e lo studio dell’impiego della spettroscopia Nirs per la valutazione della qualità sempre dell’Università di Padova oltre ad altri studi e lavori di approfondimento sulle caratteristiche scientifiche richieste dalla mia ditta Naba Carni, nata nel 1918, che si è specializzata nella lavorazione, a partire dalla mezzena sino ad ottenere i tagli più piccoli e successivamente trasformati in preparazioni e prodotti a base di carne equina”. La dott.ssa Elisabetta Macorsini, biologa nutrizionista e diet coach spiega “La carne equina per molti aspetti si dimostra superiore come qualità ed apporto di sostanze utili alle altre tipologie di carne. Oggi la carne di cavallo è molto apprezzata in tutta Europa, in Sud America e in Asia orientale - è anche stata utilizzata da chef di sushi in Giappone come un sostituto per il tonno rosso Otoro. La carne equina contiene meno grassi di quella ad esempio di bovino adulto, è praticamente priva di colesterolo e contiene grandi quantità di ferro in forma assimilabile dal nostro organismo, al contrario di quello contenuto negli spinaci. Queste caratteristiche la rendono ideale nelle diete dimagranti, per chi soffra di colesterolo alto o di pressione bassa. La scarsità di grassi rende la carne facilmente digeribile e quindi adatta a tutti, anziani, bambini e convalescenti, inoltre l'alta percentuale di ferro presente, circa 3,9 mg per 100 grammi, ne consiglia l'uso alle persone anemiche, alle donne in gravidanza e ai bambini in crescita, di contro c'è un marginale fattore estetico che, proprio per la presenza del ferro, rende la carne, una volta tagliata, particolarmente scura per colpa dell'ossidazione. La carne di cavallo contiene anche un'alta percentuale di proteine, utili per lo sviluppo muscolare dei bambini e per gli sportivi; e poi è presente acido lattico in quantità doppia o tripla rispetto alle altre carni, il che costituisce una difesa naturale contro i batteri”.

 

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