Il commissario Ue nel risiko di Conte
BRUXELLES SERENA NEI CONFRONTI DELL'ITALIA
All'Italia non viene fatta pressione perché presenti il nome del proprio candidato alla Commissione europea e da Bruxelles fanno sapere (informalmente) che un dicastero di primo piano sarà riservato all'uomo scelto dal nuovo governo. Insomma, il cambio di esecutivo a Roma ha rassicurato gli animi a Bruxelles e Ursula von der Leyen non ha alcuna intenzione di mettere fretta a Conte, preso nel difficile ruolo di mediatore tra Movimento 5 Stelle e Partito democratico.
I candidati italiani per la Commissione von der Leyden/Dopo la designazione di Sylvie Goulard da parte della Francia in Zona Cesarini, a dare indicazioni per il nuovo esecutivo comunitario manca solo l'Italia. Come richiesto dall'ex ministro tedesco della Difesa del governo Merkel, il nuovo esecutivo sarà composto per la metà da donne. Tredici sono già state proposte, quindi l'Italia potrebbe avanzare soltanto il nome di un uomo. I nomi che circolano per l'incarico sono quelli di Enrico Letta (che però ha declinato), Paolo Gentiloni, due ex presidenti del Consiglio in quota Dem e quello di Roberto Gualtieri, presidente della Commissione affari economici e monetari del Parlamento europeo, il cui nome viene fatto in queste ore a Roma anche per la casella del Ministero del Tesoro del neo governo Pd-M5S. Andrea Deugeni |
CONTE ALLA PROVA DEL GOVERNO
Già, perché Conte sta componendo la sua squadra di governo e il lavoro é tutt'altro che facile. Da un lato ci sono le legittime aspettative dei 5Stelle, vincitori delle elezioni, a cui si somma la dichiarazione di Beppe Grillo di non voler vedere dei politici nell'esecutivo. Dall'altro ci sono i Dem che reclamano caselle di primo piano, tra cui anche quella della Commissione Ue. Che tuttavia difficilmente andrà ai democratici visto che un dem é alla guida del Parlamento europeo.
URSULA NON HA FRETTA
E tuttavia da Bruxelles fanno sapere che non c'é una estrema fretta. Tutti i Paesi Ue, tranne il Regno Unito, hanno fatto i loro nomi. Ora la Presidente della Commissione avvierà i colloqui e deciderà se accettare o meno le proposte fatte. Poi tutti i candidati dovranno passare sotto le forche caudine del Parlamento Ue che ha l'ultima parola. Infine il primo novembre la Commissione Ue entrerà in carica e a Bruxelles sperano che entro quel termine l'Italia si sia data un governo e abbia avanzato il proprio candidato.
MEGLIO SE UN TECNICO
Certo se il Belpaese vuole aspirare ad un dicastero di Peso, come l'importanza dello Stato gli permetterebbe di fare, dovrà presentare un nome che convinca Bruxelles. E se saranno i 5Stelle ad avanzare il nominativo allora dovrá essere un europeista, meglio se un tecnico.
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