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I 10 fatti indimenticabili dello sport del 2024

Sinner sul tetto del mondo, il record di medaglie alle Olimpiadi, la seconda stella dell'Inter

di Andrea Soglio

Da Sinner, all'Inter. I 10 momenti indimenticabili

Il 2024 che si chiude ha regalato momenti indimenticabili allo sport italiano, anzi, possiamo dire che è stato uno degli anni più ricchi di successi e trionfi. Ecco i 10 che non dimenticheremo mai (compresa una profonda delusione)

1 - Jannik Sinner 

Questa classifica non poteva non cominciare dal numero 1 al mondo del tennis. Sinner è di sicuro lo sportivo dell'anno visti i successi raccolti in 12 mesi che lo hanno portato in testa alla classifica Atp, cosa mai successa prima d'ora ad un italiano: Australian Open, Us Open, Atp Finals e Coppa Davis sono trofei che varrebbero già una carriera. Per fortuna (nostra) siamo solo all'inizio.

2 - Olimpiadi italiane

Il trionfo della nazionale femminile di volley a Parigi è l'immagine forse più nota di una olimpiade da record di medaglie per l'Italia: 12 ori, 13 argenti e 15 bronzi, un totale di 40 podi che fanno della spedizione francese quella più medagliata di sempre, con quella di Tokyo 2021.

3 - Inter e la seconda stella

Al termine di un campionato dominato come poche altre volte prima d'ora i nerazzurri hanno conquistato il 20° scudetto. La squadra di Simone Inzaghi, partita tra mille dubbi per le cessioni estive di diversi big, si è dimostata una perfetta macchina di gioco, gol e punti. Chalanoglu, Marcos Thuram, Lautaro Martinez, Barella e di Marco gli uomini simbolo di un meccanismo perfetto. Indimenticabile la giornata di festa a Milano, mai visto niente di simile...

4 - Leclerc vince a Monza

Il 2024 è stato tutto sommato un anno positivo per la Ferrari capace, dopo stagioni buie, di conquistare 5 successi e lottare fino all'ultima gara per il Mondiale Costruttori, andato per una manciata di punti alla McLaren. Ma il successo sulla pista di casa di Leclerc vale da sola un anno intero. Una gara vinta grazie ad una strategia vicente da un solo cambio gomme che ha fatto impazzire le decine di migliaia di tifosi nella consueta marea Rossa.

5 - Jasmine Paolini

Se Sinner si merita il numero 1 beh, la giovane Jasmine forse è riuscita a fare ancora meglio. Se infatti l'altoatesino era atteso da tutti gli esperti nessuno avrebbe scommesso sull'anno costruito da Paolini; finale slam a Roland Garros e poi a Wimbledon, Coppa Davis femminile vinta, oro olimpico in doppio con Sara Errani. Che volere di più?

6 - Atalanta

La squadra di Gasperini da anni è un esempio di calcio e gestione economica; spesso però mancavano i successi ed i trofei. Un tabù sfatato con il successo nella Europa League nella finale (dominata) contro il Bayer Leverkusen.

7 - Goggia, Brignone, Vittozzi

Gli sport invernali sono tutti al femminile, merito di tre donne dalle qualità sportive, atletiche ed umane uniche. Brignone per i suoi successi in gigante, super g e discesa si è presa il record di vittorie in Coppa del Mondo strappandolo all'amica e rivale Goggia cui però va dato il merito dell'ennesimo ritorno (con un bel primo posto) dall'ennesimo gravissimo infortunio. C'è poi Lisa Vittozzi il cui successo nella coppa del mondo di Biathlon è passato colpevolmente sotto silenzio. 

8 - Luna Rossa

A Barcellona la barca d'argento ha tenuto gli italiani per un mese aggrappati alle sue vele ed ai suoi foil. Il sogno di potersi giocare l'America's Cup contro i neozelandesi si è infranta nella finale di Luis Vuitton cup contro Britannia. Resta il sogno e la voglia di riprovarci ancora alla prossima sfida.

9 - Ducati

È vero, l'Italia ha perso il mondiale piloti in MotoGp dopo il biennio di Pecco Bagnaia. Ma si parla poco del fatto che anche Jorge Martin guidi una Ducati. Le moto prodotte a Borgo Panigale dominano nel mondo da anni ed i rivali, pur provandoci, sembrano impotenti davanti alla superiorità della Rossa a due ruote.

10 - Il fallimento agli europei di calcio

Purtroppo tra le cose che non dimenticheremo c'è anche la delusione, profonda, del fallimento totale ed inatteso della nostra Nazionale di calcio agli europei di Germania. La formazione di Spalletti non solo ha perso, ha giocato male, ha deluso, soprattutto non ha mai dato l'idea di essere una "squadra"; senza idee, senza voglia, senza coraggio.

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