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Inter, 1-0 sofferto al Napoli: Conte ringrazia Handanovic e il palo

I pali danno, i pali tolgono. O, nel caso dell'Inter, i pali tolgono e poi danno. Così come i nerazzurri sono usciti dalla Champions League dopo una lunga serie di legni colpiti contro lo Shatkar Donetsk, stavolta è un legno colpito dagli avversari che li proietta a un solo punto dalla vetta della classifica. L'Inter vince di misura il big match contro il Napoli, grazie al calcio di rigore realizzato da Lukaku. Una partita dominata soprattutto dalla tattica e dalle strategie di Antonio Conte e Gennaro Gattuso.

Una beffa per i partenopei, costretti a perdere Mertens per infortunio e a chiudere anche in inferiorità numerica per il rosso sventolato ad Insigne per proteste (possibile una sanzione pesante). La squadra di Conte si porta cosi' a -1 dal primo posto del Milan (2-2 con il Genoa), mentre gli uomini di Gattuso, respinti da un Handanovic provvidenziale, restano fermi a 23 punti al quarto posto.

Nell'equilibrio più totale il primo colpo di scena è quello che riguarda l'infortunio (presumibilmente grave) di Mertens, uscito in lacrime dopo poco più di un quarto d'ora e con la caviglia sinistra apparsa subito gonfia. Dopodiché la prima vera palla gol ce l'hanno i nerazzurri, ma Lautaro gira sul fondo da ottima posizione non approfittando di un errore in disimpegno di Koulibaly. I partenopei rispondono al 33' con Zielinski, impreciso dal limite con un destro al volo velenoso.

Nella ripresa resiste il grande equilibrio e solo al 63' il Napoli torna a spaventare l'Inter con Lozano, che controlla e calcia sul lancio di Insigne probabilmente però in posizione irregolare. La squadra di Gattuso cresce e poco più tardi sfiora il vantaggio con un colpo di tacco di Insigne parato alla grande da Handanovic, ma dall'altra parte sono i nerazzurri che trovano l'episodio per sbloccarla. Un rimpallo favorisce Darmian che viene steso in area da Ospina, l'arbitro assegna il rigore ed espelle Insigne per proteste, Lukaku realizza l'1-0 e mette in discesa la gara dei suoi.

I partenopei non ci stanno e vado ad un passo dal pareggio, se non fosse per un altro miracolo di Handanovic sull'ex Politano, che calcia a botta sicura trovando la super risposta dello sloveno, provvidenziale anche nel finale su Di Lorenzo. In pieno recupero, invece, è il palo a salvare l'Inter sulla girata di Petagna, sigillando il definitivo 1-0 con cui fa festa la squadra di Conte.

INTER-NAPOLI, LE PAROLE DI CONTE

"L'ho detto ai ragazzi a fine partita, una vittoria così ci può fare bene. Non era un match facile, il Napoli è davvero un'ottima squadra. Partita molto tattica, grande rispetto da ambo le parti e di certo non è stata una gara bellissima. Però questi sono punti importanti, contro un'antagonista ambiziosa, che valgono il doppio". Lo ha detto il tecnico dell'Inter, Antonio Conte, dopo il successo sofferto contro il Napoli, ai microfoni di SkySport. "Quanto non ti è piaciuto quel finale in sofferenza? Inevitabile che la squadra sentisse l'importanza e il peso della partita. Sapevamo che non sarebbe stato facile, alla fine è venuto un 'braccino del tennista' per conservare il risultato. Portare a casa partite così è importante anche per uno step di crescita mentale. La squadra deve imparare anche a soffrire, anche se preferiremmo soffrire non tanto. Ma battere squadre così forti è un buon segnale". "Sono gare nelle quali è importante solo il risultato? Sì, assolutamente. Sono partite difficili perché si possono vincere o perdere. Il Napoli è un'ottima squadra con un ottimo allenatore e con una grandissima organizzazione. Ha detto bene Gattuso: forse noi l'abbiamo imbruttita, è stata molto tattica. Avevamo l'esperienza delle partite con loro nella precedente stagione, per cui aveva una strategia per renderli sterili in attacco. Solo verso la fine si è creato qualcosa. Sono partite che devi vincere e, se ci riesci, le prendi, le metti in tasca e sei contento", ha aggiunto Conte. "Abbiamo faticato a trovare Lukaku? Loro si abbassavano e coprivano tutti gli spazi per poi andare in ripartenza con Insigne e Lozano. Noi nel primo tempo abbiamo provato ad andarli a prendere anche abbastanza alti, e loro sono stati a uscire con giocate preparate visto che Zielinski ci ha messo un po' in difficoltà dietro a Beozovic. Alla fine comunque la situazione ha pagato, benché fortunati sul palo". 

INTER-NAPOLI, LE PAROLE DI GATTUSO

"Massa? Gli ho detto che due minuti prima dell'espulsione fa i complimenti al capitano del Napoli e poi lo butti fuori perché ti manda a cag.....Solo in Italia vedo che ti butta fuori per questo. Solo in Italia succede una cosa del genere. Se in inglese dici 'fuck off' in Inghilterra nessuno ti dice niente. Il capitano del Napoli non può essere buttato fuori perché manda a cag... dopo un rigore dubbio, perché vuol dire che uno è permaloso, chi ha giocato a calcio o fa questo lavoro deve capire, ci stiamo giocando tanto e una parola può scappare". E' lo sfogo del tecnico del Napoli, Rino Gattuso, a Sky sull'espulsione d Insigne. "Si cambiano le partite, non è corretto. Allora io dovevo fare una partita si e una no quando giocavo. Non ci sta. Poi noi abbiamo avuto tante occasioni, ma come si devono dare una calmata i giocatori... un vaffa....dopo un rigore ci può stare e uno deve avere l'intelligenza e il tatto di capire. Ci stiamo giocando tanto e non può buttar fuori un giocatore e far rimanere una squadra in dieci, non va bene", ha aggiunto Gattuso. 

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