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Salernitana in A, ma Gravina gela Lotito: "Basta deroghe, deve cedere il club"

La squadra campana promossa dopo 23 anni, ma c'è il problema della proprietà: Lotito ha già la Lazio e non può avere due club nella stessa serie
Salernitata matematicamente in Serie A e i tifosi festeggiano in strada
La Salernitana è matematicamente promossa in Serie A, torneo da cui mancava dalla stagione 1998-'99. La squadra campana ha ottenuto la certezza della promozione grazie al successo di oggi per 3-0 sul campo del Pescara, e alla contemporanea sconfitta del Monza contro il Brescia. Quando mancano pochi minuti al novantesimo della partita tra Pescara e Salernitana, a Salerno è gia esplosa la festa dei tifosi, fumogeni e bandiere compresi. I granata, che stanno vincendo 3 a 0 allo stadio Adriatico, sono a un passo dalla serie A.
Tanti già in strada in diversi angoli della città che intonano cori per la Salernitana che è pronta a ritornare nella massima divisione. Immancabile il carosello di auto. Sul lungomare, all'altezza di piazza della Concordia, così come anche in altre strade, grande dispiegamento di forze dell'ordine.
Salernitana in Seria A, Gravina: "Sì ma solo senza Lotito"
La Salernitana, a un passo dalla promozione in A, non potrà iscriversi al campionato della prossima stagione se Claudio Lotito, che è anche patron anche della Lazio, farà ancora parte della società. A ribadirlo, a Napoli, il presidente il presidente della Figc, Gabriele Gravina. "Non c'e' possibilità di deroghe - dice ai cronisti a margine di un incontro con i dirigenti della Figc campana - la deroga è già stata data per 11 anni. Chi ha ricevuto quella deroga sapeva benissimo qual era il punto di caduta finale. C'è una norma in base alla quale non è consentito all'Italia adottare una deroga alla deroga. Quella norma sancita del 16 bis, ma l'articolo fondamentale è il nostro numero 7 comma 8, è di carattere internazionale. Lo statuto Figc si e' adeguato a quello della Fifa e dell'Uefa che dice in maniera chiara quale sono le condizioni. Sono felice e auguro alla Salernitana quello che non dico per scaramanzia, ma è chiaro che se dovesse centrare un obiettivo storico dopo 23 anni, è un obiettivo che va tutelato in primis da coloro che sanno che devono rispettare quella norma e che devono accettare il principio di equità e di rispetto", conclude Gravina.