Affari Europei
Brexit, Barnier avverte Londra: "Nessuna punizione, ma paghi i conti"

Il negoziatore Ue per la Brexit, Michelle Barnier, avverte Londra: "Non vogliamo un accordo punitivo, ma dovete pagare i conti". Il FT: circa 100 miliardi
Presentando il suo mandato a negoziare per conto dell'Unione europea con Londra sulla Brexit, il commissario Michel Barnier é stato chiaro con la Gran Bretagna: non vogliamo una hard Brexit, né un accordo punitivo, ma dovete impegnarvi a onorare gli accordi finanziari presi in questi anni. Barnier si riferisce agli impegni di bilancio sottoscritti dal governo britannico e che Bruxelles chiede che vengano onorati anche quando Londra avrá lasciato l'Unione. Fino ad ora si era parlato di 60 miliardi di euro da qui al 2021, ma per il Financial Times la cifra potrebbe essere di addirittura 100 miliardi. Il governo britannico ha tuttavia dichiarato di non voler onorare i suoi impegni.
Barnier: Gb deve regolare i conti, non e' punizione
Il Regno Unito non potra' evitare di pagare tutto quello per cui si e' impegnata fino a che e' stato membro dell'Ue. "Non si tratta di una punizione, o di un conto che il Regno Unito e' chiamato a pagare per avere scelto la Brexit - ha precisato Barnier - Si tratta di rispettare con senso di responsabilita' gli impegni presi, che riguardano migliaia di collettivita', imprese, progetti per i quali il denaro e' gia' stato stanziato. Immaginate che problemi creerebbe un'amputazione o interruzione di tali progetti", ha osservato il capo negoziatore.
In caso di mancato pagamento da parte del Regno Unito, ha spiegato, c'e' il rischio di "interrompere programmi" ha sottolineato Barnier, citando gli "impegni presi in comune" con il bilancio pluriennale 2014-2020, gli aiuti alla Turchia e all'Ucraina, le garanzie comuni con la Banca Europea per gli Investimenti e il Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici. "E' una questione di responsabilita' - ha aggiunto - Vogliamo raggiungere un accordo chiaro con Londra su un metodo rigoroso del regolamento dei conti".
Barnier: i diritti dei cittadini europei in Uk tutelati dalla Corte Ue
I diritti dei cittadini europei che risiedono nel Regno Unito dovranno essere tutelati dalla Corte di giustizia dell'Unione europea anche dopo la Brexit, ha detto il capo-negoziatore dell'Ue, Michel Barnier, presentando la proposta di mandato negoziale adottata dalla Commissione. Tra le richieste avanzate dall'Ue a Londra, ci sono il diritto dei cittadini di continuare a vivere nel Regno unito "come oggi per tutta la durata della vita" e l'estensione dei benefici ai "membri della loro famiglia", ha detto Barnier. Un eventuale accordo dovrebbe applicarsi non solo a chi risiede attualmente nel Regno Unito, ma anche "a chi ha vissuto in passato e chi vi lavorera' prima della data di uscita" dall'Ue, ha spiegato Barnier. L'Ue chiede a Londra di garantire l'accesso al mercato del lavoro, la sanita', l'istruzione, il riconoscimento di diplomi e qualifiche. "Questi diritti dovranno essere protetti e garantiti dalla Corte di giustizia dell'Ue" altrimenti sarebbero "una promessa illusoria", ha spiegato Barnier.
Barnier: la difesa degli interessi dei 27 non é aggressiva ne' ingenua
L'Unione europea si avvia ad affrontare il negoziato per l'uscita del Regno Unito dall'Ue "in modo ordinato, calmo, per difendere senza aggressivita' e senza ingenuita' gli interessi dei 27. Le elezioni del prossimo 8 giugno non cambieranno niente nella determinazione e posizione dell'Unione europea". Lo ha spiegato il capo negoziatore dell'Unione europea, Michel Barnier, che ha appena ricevuto il mandato formale da Consiglio e Commissione europea. Il voto anticipato e' comunque "positivo", perche' consentira' a Londra di avere un governo che avra' "una longevita' e una stabilita' di cinque anni", ha spiegato . "Il tempo e' corto e i giorni passano. Se non affrontiamo le cose in modo ordinato possiamo compromettere i risultati del compromesso. Dobbiamo cominciare i negoziati al piu' presto. Le posizioni sono diverse, ho avuto la scorsa settimana l'occasione di incontrare per la prima volta la premier Theresa May. Penso che possiamo costruire un'intesa cordiale, e' in ogni caso il mio obiettivo", ha aggiunto commentando le indiscrezioni sulle difficolta' emerse durante l'incontro di mercoledi' della scorsa settimana a Londra.