Grecia, continua l'impasse con l'Ue. Tsipras tentato dalle urne - Affaritaliani.it

Affari Europei

Grecia, continua l'impasse con l'Ue. Tsipras tentato dalle urne

Il governo greco ha ripreso i colloqui con i suoi creditori dopo la telefonata di domenica tra il premier Alexis Tsipras e il cancelliere tedesco Angela Merkel. I due leader hanno espresso nel corso del colloquio "il loro desiderio di istituire canali di comunicazioni stabili durante tutti i negoziati per raggiungere rapidamente un accordo che sia favorevole per entrambe le parti".

Mercoledì è previsto un nuovo incontro a Bruxelles ma intanto la soluzione appare ancora lontana. Il vice-presidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, ha avvertito in un'intervista al quotidiano tedesco Handelsblatt che in primavera le stime sulla Grecia saranno di molto peggiorate, perché ormai appare irrealistica la precedente previsione di una crescita del 2,5%. E stime più basse sul pil implicano automaticamente minori entrate fiscali attese, dunque, maggiori richieste di tagli alla spesa pubblica oppure di aumenti di imposte.

Le misure da prendere potrebbero essere davvero drammatiche. Proprio per questo sembra che il governo Tsipras sia tentato dal ritorno alle urne. Il ministro dell'Interno greco, Nikos Voutsis, ha infatti ipotizzato il ricorso a elezioni anticipate. "Coloro che immaginano che l'attuale governo sia un intervallo sbagliano" ha detto Voutsis durante un infuocato dibattito parlamentare su un decreto che obbliga le istituzioni pubbliche a versare le loro riserve di cassa alla banca centrale. "Il popolo ha parlato e, se necessario, lo farà di nuovo".

Voutsis non è il primo esponente del Governo Tsipras ad ipotizzare il ricorso anticipato alle urne. A marzo lo fece anche il ministro delle Finanze Varoufakis. L'intenzione di Tsipras potrebbe essere allora la seguente: tornare al voto, dando per scontata la rielezione, per avere un mandato chiaro dai greci. Accettare una soluzione di compromesso con Bruxelles, anche al costo di nuovi sacrifici sociali, oppure rompere con l'Eurozona, ma accettando la conseguenza di un default e dell'uscita dall'euro? Un arduo dilemma dalla cui soluzione dipenderà il futuro non solo della Grecia ma dell'intera Ue.