Emergenza Emilia, verso il Cdm: stop ai mutui e rateizzazioni fiscali

Migliora il tempo in Emilia-Romagna. Ma, come rivela Coldiretti, sono state distrutte oltre cinque mila aziende agricole e allevamenti

Di Redazione Cronache
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Emilia Romagna, Urso: "Attiveremo Fondo garanzia al massimo"

"Mi sono confrontato con il sistema produttivo e le istituzioni dell'Emilia-Romagna e domani presenteremo un primo pacchetto di sostegno all'interno del decreto emergenza, che prevederà mi auguro la sospensione dei mutui, la rateizzazione degli oneri fiscali e soprattutto l'attivazione del fondo di garanzia che, a nostro avviso, deve essere il massimo che ci è consentito dalle norme Ue sugli aiuti di Stato". Lo ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, a margine del Consiglio Competitività Ue, rispondendo a una domanda sui piani del governo

Maltempo Emilia-Romagna, quasi cinquemila interventi dei vigili del fuoco

Migliora il tempo in Emilia Romagna, con ampie schiarite e temperature in aumento, ma resta l'allerta rossa della protezione civile per le piene dei fiumi e dei corsi d'acqua minori e per le frane. In giornata, previste deboli piogge sparse localmente anche a carattere di rovescio sulle ore appenniniche durante le ore centrali della giornata. Non si prevedono significativi incrementi dei livelli idrometrici, tuttavia le residue piogge osservate e previste determineranno un rallentamento dell'esaurimento delle piene su tutti i corsi d'acqua della Regione.

Oggi, lunedì 22 maggio, sono 4.963 gli interventi svolti dai vigili del fuoco impegnati a fronteggiare l'emergenza maltempo in Emilia Romagna: 1.148 a Bologna, 2.089 a Ravenna, 1.362 a Forlì Cesena, 364 a Rimini.

Attualmente sono al lavoro 879 vigili del fuoco, di cui 696 giunti in rinforzo da altri Comandi: 244 nella provincia di Forlì e 326 in quella di Ravenna, i territori dove permangono le maggiori criticità; 150 sono i soccorritori acquatici, 50 gli esperti nelle operazioni di prosciugamento con pompe e idrovore, 16 i Posti di comando avanzato. Dei mezzi impiegati attualmente nei luoghi colpiti dal maltempo, 35 sono piccoli natanti, 3 gli anfibi, 1 hovercarft, 3 gli elicotteri e 12 i droni.

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Nelle zone montane-collinari centro orientali permangono condizioni di vulnerabilità, con possibilità di frane sui versanti geologicamente più fragili. In particolare nelle aree collinari della Romagna e dell'Appennino bolognese, persistono condizioni favorevoli allo sviluppo e all'evoluzione di frane che si erano già attivate nei giorni scorsi.

Oltre 620 milioni di danni alle infrastrutture dell’Emilia-Romagna, tra rete viaria e ferrovie. È una prima stima, molto sommaria, tenuto conto che manca gran parte della viabilità comunale. Così al vertice a Bologna, in Prefettura, alla presenza del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, dell’assessore ai Trasporti e Infrastrutture, Andrea Corsini, e dei ministri Matteo Salvini (Infrastrutture e Trasporti) e Matteo Piantedosi (Interno).

Coldiretti, campagne devastate. A quanto ammontano i danni

L’alluvione ha devastato oltre 5mila aziende agricole e allevamenti in una delle aree più agricole del Paese con una produzione lorda vendibile della Romagna pari a circa 1,5 miliardi di euro all’anno che moltiplica lungo la filiera grazie ad un indotto di avanguardia, privato e cooperativo, nella trasformazione e distribuzione alimentare che è stato fortemente compromesso.

E’ quanto emerge dal primo monitoraggio della Coldiretti sugli effetti del maltempo dal quale e emerge che ai danni sulla produzione agricola si aggiungono quelli alle strutture come gli impianti dei frutteti, le serre, gli edifici rurali, le stalle, i macchinari e le attrezzature perse senza contare la necessità di bonificare i terreni e ripristinare la viabilità nelle aree rurali.

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Sono centinaia le aziende agricole che rischiano di scomparire con in terreni segnati da frane e smottamenti ma a preoccupare, sottolinea la Coldiretti, sono anche i danni alle infrastrutture con strade interrotte e ponti abbattuti con difficoltà a garantire acqua e cibo agli animali isolati per le interruzioni nel sistema viario. L’alluvione ha invaso i campi con la perdita di almeno 400 milioni di chili di grano nei terreni allagati dell’Emilia Romagna, dove si ottiene circa 1/3 del grano tenero nazionale, in un contesto internazionale particolarmente difficile.

Ma l’esondazione ha sommerso, continua Coldiretti, anche i frutteti “soffocando” le radici degli alberi fino a farle marcire con la necessità di espiantare e poi reimpiantare quasi 15 milioni di piante tra pesche, nettarine, kiwi, albicocche, pere, susine, mele, kaki e ciliegi. Ma preoccupante è la situazione anche per i 250mila bovini, maiali, pecore e capre allevati nelle stalle della Romagna alluvionata dove si contano anche circa 400 allevamenti avicoli, tra polli, galline da uova e tacchini dove secondo la Coldiretti si evidenziano purtroppo diverse situazioni di criticità con migliaia di animali morti e affogati.

Per quanto riguarda la Città metropolitana di Bologna, i danni alla viabilità ammonterebbero a 110 milioni di euro. Per la provincia di Forlì-Cesena, si parla di 95 milioni, a cui si aggiungono, per la sola viabilità comunale, 42,5 milioni a Cesena, 2-3 milioni a Bertinoro e 1,7 milioni a Galeata. Nel ravennate, una prima stima oscilla tra 120 e 150 milioni di euro. Nel riminese, al momento ci sarebbero 8 milioni di danni, a cui vanno aggiunti per la viabilità comunale 1 milione a Rimini, 700mila euro a Maiolo e 4 milioni a Sant’Agata Feltria.

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“Si tratta di un totale molto parziale, perché manca ancora la maggior parte della viabilità comunale- spiega Corsini-; ancora incompleta anche la stima per quella provinciale, su cui nei prossimi giorni partirà la verifica. Serviranno indubbiamente molte risorse dal Governo per ripristinare nel più breve tempo possibile la viabilità di accesso e collegamento alle località collinari e appenniniche, partendo da quelle frazioni e quei paesi completamente isolati. Abbiamo bisogno del Governo- conclude l’assessore-, non solo per le risorse ingenti che serviranno ma anche per strumenti e norme speciali per velocizzare gli iter di ricostruzione”.

Per quanto riguarda la parte di competenza di Anas (viabilità statale), ad oggi la stima è di 100 milioni di euro di danni. Poi c’è tutta la parte delle ferrovie, con una stima totale dei danni che al momento arriva a 105 milioni, di cui 90 per infrastrutture in capo a Rfi e 15 di competenza di Fer.

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