Ucraina, nuovo attacco in Russia. Mosca: "Negoziati? Nessuna prospettiva"

Un drone ha attaccato un aeroporto nella regione russa di Kursk, confinante con l'Ucraina: lo annuncia sui social network il governatore della regione

Esteri

Guerra, Mosca ha accusato l'Ucraina di aver tentato di colpire obiettivi all'interno del territorio della Federazione russa

Non s'arresta la guerra tra Russia e Ucraina, arrivata quasi al decimo mese di conflitto. Nella notte l'ennesimo colpo di scena: un drone ha attaccato un aeroporto nella regione russa di Kursk, confinante con l'Ucraina. Lo annuncia sui social network il governatore della regione, Roman Starovoyt, il giorno dopo che il ministero della Difesa di Mosca ha accusato l'Ucraina di aver tentato di colpire obiettivi all'interno del territorio della Federazione russa sempre con droni "di fabbricazione sovietica".

"A seguito di un attacco di droni nell'area dell'aeroporto di Kursk, un serbatoio di carburante ha preso fuoco. Non ci sono vittime", ha scritto Sarovoyt, senza specificare la provenienza del drone e aggiungendo che sono ancora in corso le operazioni di spegnimento delle fiamme.

Russia, nuovo attacco con drone. Il Cremlino: “Non vediamo prospettive di negoziato"

Pronta la risposta del Cremlino: "Possiamo concordare con il Segretario di Stato americano Antony Blinkensul fatto che il risultato dovrebbe essere una pace giusta e duratura. Per quanto riguarda la prospettiva di negoziati, per ora non la vediamo. Lo abbiamo ripetuto più volte", ha detto il portavoce Dmitry Peskov. I giornalisti gli hanno chiesto cosa dovrebbe accadere perché il Cremlino veda tale prospettiva. "Gli obiettivi dell'operazione militare speciale dovrebbero essere raggiunti. La Russia deve raggiungere e raggiungerà questi obiettivi".

Peskov ha inoltre precisato che la Russia adotterà “le misure necessarie per garantire la sicurezza in seguito ai continui attacchi terroristici di Kiev sul territorio russo”. 

Ucraina, notte di raid russi su Zaporizhzhia. Numerosi danni a infrastrutture

Raid aerei russi sono stati condotti nella notte sulla regione di Zaporizhzhia, nel sud dell'Ucraina, dove ha sede la più grande centrale nucleare dell'Europa. Lo denuncia Oleksandr Starukh, capo dell'amministrazione militare regionale di Zaporizhzhia, condividendo su su Telegram alcune immagini dell'attacco. I raid hanno danneggiato infrastrutture critiche e gli edifici residenziali, ha affermato Starukh, aggiungendo che non ci sono stati feriti o morti.

 

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