Baiardo: "Se pubblico le foto cade il governo". Ipotesi rapporti coi Servizi

L'uomo vicino alla mafia: "Se non va tutto come deve andare nel libro che ho scritto, usciranno le foto e ci saranno conseguenze per l'attuale esecutivo"

di Redazione Mediatech
Salvatore Baiardo
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Report Baiardo: "La reazione del fratello di Silvio alle foto? Paura"

Il caso Giletti si allarga a macchia d'olio dopo l'inchiesta di Report. La trasmissione di Rai Tre ha mostrato un filmato in cui Salvatore Baiardo, non sapendo di essere inquadrato dalla telecamera parla a ruota libera di mafia e conferma "le tre foto di Berlusconi e Graviano le ho scattate io con una Polaroid", ma dice molto di più di questo, tirando anche in mezzo l'attuale esecutivo. "Se non succede quello che succede questo governo cade". Più precisamente: "Se non va tutto come deve andare nel mio libro (prossimo alla pubblicazione ndr), usciranno le foto". Nel video di Report quando il giornalista gli chiede della reazione di Paolo Berlusconi alla vista delle foto Baiardo fa un gesto con le mani che significa "paura". Intanto ieri Baiardo su TikTok dopo aver letto le anticipazioni di Report ha smentito tutto. Sostenendo di aver detto "fandonie" contro il povero Berlusconi. Intanto - riporta il Fatto Quotidiano - sono in corso indagini anche per capire se ci siano stati dei rapporti tra Baiardo e i servizi segreti.

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Secondo Baiardo quindi esistono più foto che ritraggono Berlusconi, Graviano e Delfino. Le foto sono testimonianza di quel rapporto tra Berlusconi e Graviano che il gelataio di Omegna ha spiegato in un memoriale. Nel quale sostiene che un numero non imprecisato di imprenditori palermitani tra cui il nonno materno hanno investito nelle aziende immobiliari di Berlusconi negli Anni Settanta una cifra vicina ai 20 miliardi di lire. Graviano dice che gli investimenti erano garantiti da una "scrittura privata" conservata da suo cugino, nel frattempo deceduto. E aggiunge che avrebbe dovuto recarsi a un appuntamento con un notaio a Milano a febbraio per ratificare l’accordo e per decidere sulla restituzione del prestito. Ma pochi giorni prima è stato arrestato.

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