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Mentre la Borsa scommette sul matrimonio fra il Credito Valtelline e la Banca Popolare di Sondrio, la nuova fusione nel settore delle Popolari dopo che è andata in porto quella fra Banco Popolare e Bpm, Unicredit (+2,94% a 2,168 euro) continua a catturare l'attenzione del mercato: la banca ha confermato che ha in corso trattative con Pzu Sa e Polski Fundusz Rozwoju Sa per esplorare la possibilita' di porre in essere una transazione avente ad oggetto la sua controllata Bank Pekao Sa. Tuttavia non vi e' alcuna certezza che queste trattative possano portare ad alcuna transazione ne' certezza in merito alle condizioni alle quali tale operazione possa procedere.

Come annunciato in data 11 luglio 2016, UniCredit ha intrapreso una profonda revisione strategica a livello di gruppo, il cui esito sara' comunicato a Londra durante il Capital Markets Day, il 13 dicembre 2016. La revisione strategica riguardera' tutte le principali aree della banca al fine di rafforzare ed ottimizzare la dotazione di capitale del gruppo, migliorarne la redditivita', garantire una continua evoluzione delle attivita' di business e mantenere la flessibilita' necessaria a cogliere tutte le opportunita' di generazione di valore. La suddetta revisione riguardera' tutti gli asset, nessuno escluso. Il comunicato diffuso da Unicredit fa riferimento ad articoli di stampa che ipotizzavano un'imminente chiusura della cessione del 30% di Bank Pekao a Pzu, con un incasso di 2,5 mld.

Per Icbpi "la conferma delle trattative rappresenta un chiaro segnale della volonta' della banca di proseguire nel suo piano di dismissioni". Per Goldman Sachs Unicredit presenta un "interessante potenziale derivante dalla cessione di asset e dall'incremento della redditivita'". Gli analisti pensano che lo sconto a cui scambia Unicredit sia eccessivo e per questo motivo confermano il titolo nella propria Conviction List Buy. Mediobanca Securities (su Unicredit outperform, Tp 4,4 euro) considera Pekao "come uno dei gioielli della corona che offre un Rote elevato a singola cifra con un Cet1 ratio del 18%". Comunque, proseguono gli esperti, "a nostro avviso Pekao potrebbe essere sacrificata" considerando che si tratta di "un asset liquido con un chiaro potenziale di compratori. La cessione completa potrebbe ridurre l'aumento di 3 mld (mentre la vendita del 30% potrebbe abbassare la ricapitalizzazione di 2 mld)".

Secondo i calcoli di Equita Sim (hold, Tp 2,7 euro) una cessione del 30% di Pekao andrebbe a liberare 2,1 mld di capitale (54 bps di Cet1). La casa d'affari si attende un annuncio a breve sul dossier, prima della presentazione del piano industriale del 13 dicembre. In generale Banca Imi (hold, Tp 2 euro) pone l'accento sul fatto che la cessione di asset e' una delle leve che il management puo' utilizzare per ridurre l'ammontare dell'aumento di capitale.

Infine, a Piazza Affari, forti acquisti su Credito Valtellinese (+8%) e BP Sondrio (+4,6%) in scia alla fusione Bpm/Banco Popolare. Anche per i due istituti della Valtellina da tempo si parla di possibile aggregazione e il contesto pare ora favorevole. Il direttore generale della Banca d'Italia Salvatore Rossi, in un'intervista a Skytg24 ha detto che altre operazioni di fusione oltre a quella tra Bpm e Banco Popolare erano attese e "intanto questa va bene", lasciando intendere che in Banca d'Italia si auspica che altre aggregazioni seguano a breve.

Tags:
unicredit aumento piu' leggero con vendita pekaoborsa creval popsondriorisiko bancario


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