"7 marzo": il progetto rosa di due donne (per tutte le donne)
La psicologa Cenci: "Troppi pregiudizi e un retaggio culturale del passato che ancora condiziona"
Nasce il progetto “7 Marzo”. Obiettivo chiaro: ricordare l’importanza delle questioni femminili per sensibilizzare al massimo e fare la giusta prevenzione. Il progetto vede in prima linea la psicologa Francesca Cenci e Sara Manfuso. E sono loro stesse a specificare: "Si tratta di un progetto di due donne, ma per tutte le donne).
La Cenci ci racconta: "Purtroppo ci sono ancora tanti pregiudizi e un retaggio culturale dal passato che ancora condiziona: le donne non hanno pari opportunità nella dimensione del lavoro e non c’è una giusta distribuzione dei compiti e dei ruoli all’interno della famiglia, dato che le donne sono sempre caricate di tutte le incombenze domestiche, di crescita ed educazione dei figli, nonostante gli impegni e le responsabilità lavorative".
Il titolo “7 Marzo” nasce proprio dal desiderio di sottolineare che non deve esistere un giorno che funga da ricorrenza come festa della donna, ma la donna deve essere riconosciuta e rispettata sempre, per questo la scelta del logo di una sveglia senza lancette, ma con la data del 7 Marzo nel quadrante: perché 7 marzo deve essere sempre
Ma per quale motivo l'iniziativa si chiama 7 marzo e non 8 marzo, storica giornata che celebra le donne? "Perché il nostro progetto si vuole focalizzare sulla prevenzione, sull’educazione al rispetto e all’amore per se stesse, sull’affermazione di sé e sull’aumento della propria autostima e della propria autoconsapevolezza", dice la Cenci. "Solo facendo questo lavoro all’origine e alla base del problema si potranno evitare le conseguenze peggiori, che vedono ancora le donne vittime di violenze e purtroppo sempre più spesso protagoniste di epiloghi tragici. E proprio perché uno dei problemi peggiori per le donne in difficoltà è di sentirsi sole, di non riuscire a parlarne con nessuno, di trattenersi per vergogna o per paura, allora noi cerchiamo di fare rete: con il nostro sito, le nostre pagine social e la nostra posta saremo a disposizione, con le specifiche competenze di ognuno di noi, di chi ha bisogno"
Chi è Francesca Cenci?
Laureata in Psicologia all’Università Cattolica di Milano, Psicoterapeuta e specializzata in Psicologia dello sport e Psicologia Forense.
Da circa 15 anni lavora in varie realtà come psicologo. Attualmente riceve in due studi privati, è supervisore in tre strutture psichiatriche, è consulente come psicologo forense a uno studio legale ed è uno dei preparatori mentali della Federazione Italiana Tennis. E' docente per la "Scuola dello sport" Coni e Consulente per la Federazione Ciclistica Italiana.
Nel 2015 pubblica il primo dei suoi 4 libri: "Due cuori e una famiglia – come far sopravvivere la coppia quando nasce un figlio” , edito da Tecniche nuove, grazie al quale diviene nota al grande pubblico.
Nel 2016 esce "Amare da morire – come sopravvivere all’amore malato”, dedicato all’amore violento e al femminicidio, in un’ottica però propositiva e ottimistica, con l’intento di aiutare uomini e donne scivolati in questo problema.
A gennaio 2018 pubblica “Io mi amo – come imparare ad amare se stessi ed essere felici”, un manuale semplice e diretto, definito dalla critica un “vero inno alla vita”.
Il 10 Gennaio 2019 esce il quarto libro di Francesca «E’ TUTTA COLPA DELLE DONNE – quello che sbagliamo con gli uomini» , consigli utili per commettere meno errori e avere relazioni più soddisfacenti.
Ad aprile 2020 esce un Ebook gratuito sull’emergenza sanitaria «RELAZIONI E FAMIGLIA AI TEMPI DEL COVID.