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L'avvocato del cuore
Unione civile, si può velocizzare l’iter? Il mio compagno col cancro peggiora…

“Gentile avvocato, mi chiamo Luca convivo felicemente da 13 anni con Marco. Purtroppo, sei mesi fa, al mio compagno è stato diagnosticato un tumore; io gli sono stato sempre accanto in questi mesi, ma non fa che peggiorare. Tra dieci giorni subirà un intervento che potrebbe rallentare l’espansione del cancro, ma è molto pericoloso, potrebbe non sopravvivere. Noi da sempre sogniamo di costituire un’unione civile, ma forse ora è troppo tardi, le tempistiche sono davvero lunghe. C’è un modo, considerato lo stato di salute del mio compagno, per avere una costituzione dell’Unione più immediata?”

Quando il partner si ammala, si vive un dramma senza limiti: il terrore di una prognosi infausta, lo strazio nel vedere l’altro soffrire, il pensiero di svegliarsi e scoprire che l’altra persona non c’è più. Il saggista teologo, Enzo Bianchi, diceva che se si continua ad amare e ad accettare di essere amati, allora anche la sofferenza può diventare un’occasione di crescita umana e di speranza per il domani. Credo che la Sua storia sia la prova lampante di questa verità perché in questi mesi Lei ha continuato ad amare e ad accogliere l’amore e la bellezza che proveniva dal Suo compagno. E un po’ di speranza voglio darglieLa anch’io; se desiderate coronare il Vostro sogno di costituire un’unione civile, il nostro ordinamento prevede un procedimento più celere rispetto a quello ordinario, ovvero,  la “costituzione dell’unione civile in imminente pericolo di vita” che, ai sensi dell’articolo 70 decies della Legge 76/2016, dispone: “Nel caso di imminente pericolo  di  vita  di  una  delle  parti, l'ufficiale  di  stato  civile  del   luogo   può  procedere   alla costituzione senza le verifiche di cui all'articolo 70-bis, comma  2, purché le parti prima giurino che non esistono tra loro impedimenti”.

Ma andiamo con ordine, quali sono i presupposti per chiedere la costituzione dell’unione civile in imminente pericolo di vita? Come si desume dal dettato normativo, è indispensabile che almeno uno degli unionisti si trovi in pericolo di vita; ovviamente, questo accertamento non può essere svolto dall’Ufficiale di stato civile, ma dovrà risultare da apposita certificazione che Lei, caro Luca, dovrà procurarsi, poiché ai sensi dell’articolo 70 decies comma 2:“l’ufficiale dello stato civile dichiara nell’atto di costituzione dell’unione il modo con cui ha accertato l’imminente pericolo di vita”. È doveroso precisare che, al contrario, non è richiesta alcuna specifica documentazione attestante la capacità di intendere e di volere, questo accertamento verrà fatto direttamente dall’Ufficiale, il quale interrogherà il Suo compagno e valuterà dalle sue risposte se è cosciente e consapevole di quanto sta avvenendo e se intende realmente costituire l’unione civile.

La particolarità di questa procedura - che la rende decisamente più celere rispetto a quella ordinaria - è che non sono necessarie le formalità previste dall’articolo 70 bis comma 2 della Legge Cirinnà, tra le quali: l’onere di depositare la richiesta di costituzione dell’unione civile all’ufficio dello stato civile del Comune scelto dalle parti e attendere 30 giorni per l’accertamento delle dichiarazioni depositate dagli unionisti. Queste formalità vengono sostituite dal giuramento - relativo alla mancanza di impedimenti alla costituzione dell’unione - che le parti devono prestare prima che venga sancita la costituzione dell’unione. Tengo a sottolineare che l’unione civile in imminente pericolo di vita (come il matrimonio in imminente pericolo di vita) assume un’alta valenza giuridica, perché esprime il carattere fondamentale del diritto di “sposarsi”, che il legislatore ha inteso assicurare al di là delle formalità dell’unione. In altre parole, la norma si preoccupa di salvaguardare la formazione del vincolo rinunciando a tutte le formalità preliminari rimettendo alle dichiarazioni degli sposi le notizie relative alla insussistenza degli impedimenti inderogabili.

Infine, vorrei darLe anche alcune “dritte” sull’iter da seguire: dovrà prima inviare una richiesta all’Ufficio Unioni civili al Comune nel quale Marco è ricoverato, allegando il certificato medico nel quale si dichiara l’imminente pericolo di vita del Suo compagno. Una volta ricevuta la richiesta di costituzione, l’Ufficiale di stato civile, si recherà nel luogo di degenza dell’unionista, dove in presenza di due testimoni e assistito dal segretario comunale, riceverà il giuramento della coppia relativo alla mancanza di impedimenti alla costituzione dell’unione. L’atto di costituzione dell’unione civile sarà sottoscritto dagli unionisti, dai testimoni e dall’Ufficiale dello stato civile e, da ultimo, a chiusura dell’atto, dal segretario comunale. Da quel momento sarete tenuti a reciproci diritti e doveri come accade per i coniugi. Caro Luca, La saluto augurandoLe di non perdere mai la speranza, e si ricordi che l’amore nutre la vita anche nella malattia.

 

Dott. Francesca Albi-Studio legale Bernardini de Pace

 

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