Codice della Crisi
Adeguati Assetti: Obbligo Normativo, Responsabilità e Opportunità Strategica

Con l’introduzione del Codice della crisi d’impresa (D. Lgs. 14/2019) e successive modifiche, il legislatore ha inteso rafforzare la cultura della prevenzione delle crisi aziendali. L’art. 3 impone a tutte le imprese, individuali e collettive, l’obbligo di dotarsi di assetti organizzativi, amministrativi e contabili adeguati.
Il quadro normativo: art. 3 e art. 2086 c.c.
La norma distingue tra:
- Imprenditore individuale: obbligato ad adottare misure idonee a rilevare tempestivamente lo stato di crisi.
- Imprenditore collettivo: tenuto a istituire un assetto coerente con l’art. 2086 c.c., che consenta di rilevare tempestivamente segnali di crisi e assumere iniziative adeguate.
Entrambe le categorie sono coinvolte, ma con diverse modalità operative e responsabilità, anche se gli obblighi imposti dall’all’art. 3 dal comma 3 riguardano le due citate categorie.

Cosa si intende per “assetti adeguati”?
La norma non definisce puntualmente l’“adeguatezza”, ma si ritiene – anche in dottrina – che essa debba essere rapportata a:
- natura dell’attività esercitata
- dimensioni aziendali
- livello di rischio operativo e finanziario
Devono garantire:
- monitoraggio economico-patrimoniale
- rilevazione precoce di squilibri finanziari
- pianificazione degli interventi correttivi
Le conseguenze in caso di inadempienza
Se l’azienda si trova in stato di crisi, il giudice può valutare l’idoneità degli assetti implementati. In caso di assenza o inadeguatezza, gli amministratori possono essere:
- chiamati a rispondere con il proprio patrimonio (art. 378 D. Lgs. 14/2019)
- oggetto di azioni risarcitorie da parte dei creditori
- indagati per bancarotta impropria
Le PMI tra obbligo e opportunità
Per le PMI, spesso prive di sistemi strutturati, questo obbligo rappresenta una difficoltà organizzativa, ma anche una leva strategica per migliorare la gestione interna e affrontare con maggior consapevolezza i cambiamenti del mercato.
Il ruolo del consulente e la formazione dell’imprenditore
Il primo passo è culturale: l’imprenditore e l’organo amministrativo devono formarsi per comprendere l’importanza degli assetti, non solo in termini di legge ma anche come strumento di salvaguardia e sviluppo aziendale. Di pari passo, il consulente, con la prospria conoscenza tecnica, fare da ponte per meglio far comprende i processi necessari perchè si raggiunga l'obiettivo.
Conclusione
Il sistema di adeguati assetti rappresenta oggi il vero spartiacque tra l’improvvisazione e la governance consapevole.
Essere inadempienti significa esporsi a rischi legali e patrimoniali. Essere conformi significa rafforzare la resilienza aziendale.
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