Con Art-Rite la grafica torna a vendere in asta, sia pure a prezzi bassi
Aggiudicato, aggiudicato, aggiudicato. Per 27 volte consecutive, Federico Bianchi, head of department arte moderna e contemporanea della casa d'asta milanese Art-Rite, presieduta da Attilio Meoli, ha ripetuto la parola che fa felice chi porta un quadro in asta. Lo scorso sabato 16 marzo, il primo lotto invenduto di una lunga seduta d'asta, ricca di 304 pezzi, è stato infatti il numero 28. A far la parte del leone, le grafiche d'autore.
Che si sarebbe messa bene lo si era intuito dalle battute dei primi sei lotti, quattro serigrafie e due litografie di Bruno Munari, tutte vendute ai vertici e anche oltre le stime. Nel complesso, le opere aggiudicate sono state quasi l'80% del totale, con alcuni risultati di rilievo, come Black Meander, una serigrafia di Julije Knifer stimata 100-200 euro, che è stata aggiudicata a 1.375 euro (diritti compresi). L'ottavo appuntamento con la giovane casa d'asta milanese ha quindi dimostrato che, se le opere sono selezionate e trattate con cura, anche le grafiche d'autore possono ritrovare un posto nel cuore dei collezionisti.
Certo, molti lotti sono stati venduti a prezzi decisamente contenuti, sotto i 500 euro. Ma l'importante era far rientrare la grafica nelle grandi aste italiane, dove per anni non ha goduto di buona accoglienza.
Alla seduta sono stati presentati comunque anche pezzi unici. Ernesto Tavernari, l'artista che lavorava anche con Carrà, scomparso quasi centenario nel 2007, ha confermato il suo buon momento. Spinto forse dalla recente costituzione dell'Archivio generale delle sue opere, ha aggiudicato entrambi i lavori in asta a prezzi molto più alti delle previsioni (1.500 euro, contro una stima di 300-400 per l'acrilico su tela “Il re del fritto” e 1.750 euro, contro una stima di 300-400 per l'acrilico “La corte dei miracoli”). Notevole anche il risultato del “Fiore” di Gino Marotta. La scultura in legno laccato, alta cm. 184, stimata 1.000-2.000 euro, è stata aggiudicata a quota 6.000.
Gli ultimi 44 lotti della seduta erano dedicate all'arte più contemporanea. Anche qui i risultati sono stati superiori alle attese. Una sorpresa positiva è arrivato dal più giovane artista del catalogo, il 19enne Edoardo Aguzzi, al debutto assoluto in un'importante asta. La sua tecnica mista su tavola con applicazioni, “Ingegno”, stimata 200-300 euro è stata aggiudicata a 350 euro.
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