Passo indietro di Di Maio fuori da logiche della negoziazione
I mercati sembrano delusi dal metodo di trattativa del capo politico pentastellato
Sorprende il passo indietro in negativo di Luigi Di Maio nella trattativa per dare vita al Governo 5 Stelle-Pd. A maggior ragione se si considera che la finanza internazionale (un fatto da cui non si può prescindere, che piaccia o no) aveva avvallato l'assegnazione dell'incarico a Giuseppe Conte. Quando ieri il capo politico pentastellato ha dichiarato “Se entreranno i punti M5S (20 nientemeno! n.d.r.) nel programma di Governo si parte, altrimenti meglio il voto”, lo spead è chiaramente schizzato verso l’alto.
I mercati sembrano delusi dal metodo di negoziazione di Di Maio. Quest’ultima presuppone il rinunciare per ottenere, peso della parola data, volontà di ottenere reciproci vantaggi, sintesi e pragmatismo. Chissà se ha ragione il presidente Conte: “Luigi parla alla base del Movimento”.
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