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Coronavirus
Green Pass, caro Conte: ascolti le ragioni di chi non vuole vaccinarsi

Lettera a Giuseppe Conte.

Le scrivo, caro Conte, perché essendosi  presentato con la promessa d'essere "l'avvocato degli italiani", 
credo che sia disposto a prestare la dovuta attenzione anche a quella parte di italiani che non vogliono vaccinarsi. 

Anche su questo giornale ho sostenuto che, se uno vuole essere serenamente obiettivo, dovrebbe riconoscere il diritto d'esistenza per chi, pur non essendo no-vax, diffida dei vaccini anti-covid disponibili, perché realizzati in fretta e furia e quindi ancora in fase di sperimentazione. 

Alla diffidenza iniziale, dovuta anche alle ondulanti prescrizioni aggiustate strada facendo, basti aggiungere
alcune notizie recenti, tipo "i vaccini Pfizer e Moderna autorizzati senza studi sulla cancerogenicità, quello Pfizer addirittura senza studi sulla possibile genotossicità e che un nuovo studio pubblicato su Nature, conferma la scarsa efficacia dei vaccini specialmente contro la variante Delta).  

Per non parlare delle gravissime notizie provenienti da ambienti italiani e statunitensi, sulle pressioni di politici su scienziati, medici e infermieri, affinché non comunichino evidenze di effetti collaterali pericolosi, per non fornire argomenti ai dubbiosi. Per lo stesso motivo, addirittura il Nursing Up, sindacato degli infermieri, ha denunciato che vengono taciuti i numeri allarmanti delle reinfezioni, quasi tutte tra personale bi-vaccinato. 

L'ex onorevole democristiano Stefano Berni, in una lettera al Direttore de La Verità ha riconosciuto, ai dubbiosi, come credo farebbe anche lei, il diritto a non vaccinarsi. Però ha rivendicato il diritto a non incontrare non vaccinati. Estremamente logico, spiega: potendo essere infettato, sia da vaccinati che da non vaccinati, preferisco incontrare solo vaccinati. Per brevità, tralascio l'approfondimento  del come, in pratica, si dovrebbe agire per accontentarlo. 

Riassumo: essendo circa 343.000 gli italiani malati solo dei vari tipi di cancro maligno al sangue, una sottostima del totale di malati di cancro, di soggetti che hanno subito un importante intervento chirurgico e addirittura un trapianto d'organo, supera i tre milioni di persone che, vaccinate, avrebbero un'alta probabilità di ...togliere il disturbo.

Lei, caro Conte, così gentile nei modi, farebbe sua la soluzione "tessera verde per uscire di casa" che Burioni, ha reso celebre nel mondo, con la previsione "Marcirete in casa, come sorci"? Questa difficile diagnosi riferita, ovviamente, a dubbiosi e ai circa 3 milioni di cui sopra.

Oppure, in vena più caritatevole, sempre copyright Burioni, "Se vi ammalate, attaccatevi al tram"? (Visto che secondo gli scienziati governativi non esistono, né esisteranno mai le ormai note cure domiciliari!)

Aggiungo infine solo che, sempre per accontentare il gentile, comprensivo e logicissimo ex onorevole Berni, a meno che non si ricorra all'eliminazione fisica dei malati di cancro, e anche dei familiari di chi ora dice "pur di non farmi vaccinare, sono pronto a morire!", si correrebbe sempre e comunque il rischio di incontrare non vaccinati, addirittura in ambienti chiusi: in un qualunque albergo dove, come è noto, i non vaccinati possono pernottare, far colazione, pranzare e cenare.
 
Tutto ciò premesso, mi permetto di chiederle di leggere la proposta che segue e che il  Direttore Angelo Maria Perrino, ha pubblicato come editoriale alcuni giorni fa (da leggere qui). Il grande risalto così dato alla mia banalissima proposta per uscire dal vicolo cieco in cui siamo finiti, mi ha fatto ricevere decine e decine di messaggi di approvazione e neanche uno di critica. Parecchi di miei ex-studenti e laureandi, ma la maggior parte di persone che sono riuscite a trovare o ricostruire un mio indirizzo universitario.

Mi ha colpito questa previsione ottimistica: il primo politico di peso che capirà che si tratta davvero dell'unica  soluzione civile, prima sarà sbeffeggiato e poi... sarà considerato il Salvatore degli italiani, perché  ha scongiurato la prosecuzione fino alle estreme conseguenze, di una guerra civile, particolarmente ... incivile.

Solo che ci vorrebbe un politico di peso (come notorietà e come oratore) anticonformista e pronto a cambiar rotta se s'accorge che s'è imboccata una strada sbagliata. E pochi hanno queste caratteristiche.

Buon lavoro e auguri, per lei e per noi. 

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