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Costume
Cyberbullismo, il Corecom Lazio: "Così abbiamo iniziato la lotta"

Di Oriana Maerini

 

Da pochi giorni è stata approvata  la legge sul Cyberbullismo ma pochi sanno che nel Lazio esisteva già una  legge  regionale che, prima in Italia, grazie alla quale è stata messa in atto, già da tre anni, soprattutto nelle scuole. Per saperne di più Affari italiani ha incontrato Michele Petrucci, presidente del CORECOM Lazio che   ha maturato significativa esperienza sulle tematiche della  Responsabilità sociale d’impresa (RSI), anche con  riferimento alla sensibilizzazione e coinvolgimento degli operatori di comunicazione  e media  sulla prevenzione dei rischi dei minori su internet (cyber bullismo,furti d’identità, etc). Petrucci ha, inoltre,  esperienza di  attività di docenza per Scuole, Enti ed Istituti di formazione sia  privati (Iafe, Isvor, Scuola Superiore Guglielmo Reiss Romoli) che pubblici (ex Scuola Superiore della P.A.).  Dal 14 marzo 2014 è Presidente del Comitato Regionale  per le Comunicazioni (Co.Re.Com.) del Lazio, dopo aver ricoperto i ruoli di Presidente della Agenzia per lo sviluppo delle pubbliche amministrazioni della Regione Lazio (2009-ottobre 2013) e Direttore generale del Consiglio nazionale Forense (2012-gennaio 2014).

 

Minori e web, pensate di intervenire nelle scuole contro il Cyberbullismo?  

 

Il Cyberbullismo è un fenomeno che vede i minori come principali protagonisti e  deve  essere considerato  una piaga sociale. La tecnologia, in particolare l’utilizzo di piattaforme social e la diffusione di  smartphone, complica  l’azione di vigilanza e dunque  valgono, aggravate dall’età delle vittime, le considerazioni già fatte per le “fake news”. A maggior ragione diviene fondamentale la prevenzione e l’azione culturale che deve avere come  destinatari non solo i ragazzi ma anche le famiglie e deve coinvolgere tutte le istituzioni, a partire dalla scuola.

 

Da poco è stata approvata la legge. Nel Lazio siete stati antesignani in questo campo?

 

Si, ed è importante che la  legge sia stata finalmente approvata in via  definitiva e soprattutto che stabilisca  misure concrete per prevenire e affrontare un fenomeno che coinvolge un numero sempre maggiore di ragazzi in Italia, come nel Lazio. E’ importante che questo provvedimento venga subito attuato e il Corecom Lazio, forte anche  di una  legge  regionale che, prima in Italia, ha dato concreto sostegno all’azione di contrasto al bullismo,  intensificherà le iniziative  di media education che ormai da tre anni realizza.

 

Di cosa si occupa in particolare  il Corecom Lazio?

 

Il Corecom Lazio (Comitato Regionale per le Comunicazioni) è un organismo indipendente del Consiglio regionale del Lazio  per il quale svolge attività di consulenza, gestione e controllo per assicurare il corretto governo del settore Radio Tv e editoria locale. Un  comparto essenziale per il pluralismo dell’informazione e la vita democratica della nostra regione. Inoltre, per conto del Ministero delle sviluppo economico, il Corecom svolge  la istruttoria per la predisposizione della graduatoria annuale dei contributi pubblici previsti per le emittenti  Su delega  della  l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha competenza in numerose funzioni di garanzia: risoluzione delle controversie tra utenti e gestori telefonici o operatori di pay tv, la vigilanza  del  rispetto da parte delle TV locali della normativa di settore riguardo   la  programmazione, i limiti pubblicitari, la tutela dei minori e il diritto di rettifica.

 

 

Può spiegare meglio  l’ attività di risoluzione  delle controversie con i gestori telefonici?

La funziona trova origine nell’obbligo per consumatori e gestori di ricercare una soluzione stragiudiziale alle controversie prima di ricorrere alla giustizia ordinaria, così come previsto sia dalla normativa europea che nazionale. Un’attività molto apprezzata dai cittadini perchè consente, quando ce  ne sono  i presupposti, di essere indennizzati in tempi brevi e senza spese. Pensi che nel 2016 il  Corecom Lazio  ha permesso la restituzione (intesa come sommatoria di rimborsi, detrazioni dalle bollette, bonus traffico, ecc) di oltre  € 3.500.000 ai cittadini e alle imprese del Lazio. Un risultato conseguito a fronte di oltre 11.000 istanze, di cui oltre il 75% concluse positivamente, con indennizzo all’utente da parte del gestore telefonico.

Il Corecom come svolge l'attività di vigilanza sull'informazione, può spiegarlo? 

 

L'attività di vigilanza ordinaria, riguarda  il controllo del rispetto della normativa in materia di programmazione da parte delle emittenti locali e prevede il monitoraggio delle trasmissioni, la verifica del loro contenuto e la sanzione delle eventuali violazioni. Il monitoraggio è svolto su  linee guida  Agcom su un campione di emittenti per 7 giorni continuativi (emittenti e periodo di riferimento sono  ovviamente sorteggiati). In occasione delle tornate elettorali, il Corecom svolge anche attività di vigilanza sul rispetto della cd  “par condicio”, da parte delle emittenti regionali (attualmente siamo impegnati per le amministrative del prossimo 11 giugno).

 

Fra le tante iniziative avete anche istituito Il premio giornalistico Giubileo 2016. Quale messaggio avete voluto promuovere tra gli operatori della comunicazione?

 

Il Comitato è convinto che i media, oltre alla mera informazione, abbiano gli strumenti per comprendere i fatti che consentano di capire la  realtà. Gli atteggiamenti e i comportamenti sociali  sono sempre più determinati  dal tono e dai contenuti dei messaggi comunicativi e informativi che riceviamo dai media (tradizionali o innovativi). Questi, viceversa, indulgono ad una drammatizzazione della cronaca e del racconto, come Papa Francesco ha riproposto in occasione della 51ma giornata mondiale delle comunicazioni sociali (“Comunicare speranza e fiducia”) . Il Giubileo ha costituito una straordinaria occasione per sperimentare nuove forme di narrazione della propria comunità e dei rispettivi territori. Una occasione che il Comitato ha ritenuto di dover cogliere per dare un messaggio di sostegno a quella informazione regionale capace di aiutare  a guardare i fatti con ottimismo. Il “Premio giornalistico Giubileo “ si è inserito  nelle iniziative del Co.Re.Com per sostenere la creatività, la qualità e l’innovazione della programmazione informativa regionale e per  una riflessione su  temi quali  il pluralismo e l’equilibrio informativo nella convinzione che avere  fiducia nel futuro significa anche che, nella gestione e diffusione delle notizie, siano tenuti insieme “diritti e libertà”  in una prospettiva  di etica e responsabilità sociale.

 

Si parla di fake news e hate speech, avete progetti per contrastare il fenomeno?

 

La corretta informazione è da sempre uno dei principali “focus” della missione degli organismi di regolazione e vigilanza come il CORECOM.   La necessità di  assicurare  la massima  aderenza tra fatti e informazione  è recentemente cresciuta  a causa del diffondersi esponenziale di notizie false (“fake news”) e di messaggi di odio (“hate speech”) , soprattutto - ma non solo!- sui canali dell'informazione digitale. La dirompente esplosione dei fenomeni “social network” oltre a  accrescere possibilità di  accesso e libertà di espressione, accresce la possibilità di diffondere in tempo reale, a una moltitudine di destinatari -  una volta impensabile -  anche notizie manipolate se non false, permettendo a ciascuno  di  produrre e consumare informazione, senza “intermediari”. Un fenomeno che ha assunto dimensioni gravi in cui convivono spontaneità e calcolo, convenienze e convinzioni, odio e solidarietà e che la pervasività della tecnologia lo rende , almeno  per ora,  non gestibile a posteriori.  Ne deriva l’esigenza da parte di chi diffonde  informazioni e notizie di una  maggiore responsabilità e consapevolezza  per  una comunicazione basata su fatti e circostanze, piuttosto che su percezioni e sensazioni, spesso non corrispondenti alla realtà. In attesa che, nel più breve tempo possibile, il Legislatore faccia in tal senso un provvedimento, occorre una forte azione  preventiva che  sensibilizzi l’opinione pubblica sul fenomeno dell’hate speech, contrastando la discriminazione nelle sue  espressioni mediatiche che incitano alla violenza fisica o verbale. Con  tale convinzione  il  Corecom Lazio intende promuovere e condividere corsi di formazione rivolti ai giornalisti e  iniziative di sensibilizzazione dei media locali e dei cittadini.

 

In passato il Corecom si è impegnato anche in progetti cinematografici (Festival Genti e Miti del Lazio) ci saranno in futuro altre iniziative del genere?

 

Si perché la norma istitutiva definisce il Corecom come organo di consulenza, di gestione e di controllo della Regione anche in materia di  cinematografia. 

Una volta conclusa l’attuale fase di riorganizzazione, che ha richiesto una focalizzazione sulle attività delegate da Agcom e sul governo del comparto regionale dei media, il Comitato realizzerà  iniziative anche in tale ambito, da realizzare in condivisione e con il sostegno del  Consiglio regionale  e  della commissione  di Vigilanza. 

Tags:
cyberbullismocorecom laziomichele petrucci





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