Costume
Divorzi milionari, triplicate le donne che mantengono i loro ex











Se un tempo sposarsi rappresentava per le donne anche e soprattutto una scelta in termini di sicurezza economica per sé e per la prole, oggi si assiste a un cambiamento di costumi nel Paese che, grazie anche alla crescita professionale e all’indipendenza finanziaria femminile, sta modificando anche la materia riguardante divorzio e assegni di mantenimento. Si registra, infatti, un vero e proprio dimezzamento degli assegni di mantenimento in favore delle mogli, mentre, negli ultimi anni, quelle obbligate a versarlo all’ex marito è in netta ascesa: si parla di oltre il doppio rispetto a soli 10 anni fa.
Se nel 2004 infatti solo l’1,5% manteneva i mariti, oggi si è vicini al 5% con un aumento esponenziale rispetto al passato. Se guardiamo agli anni ’90, per esempio, oltre il 70% delle mogli separate riceveva un assegno di mantenimento dall’ex. Oggi la situazione è totalmente cambiata. Gli esempi si sprecano nel mondo delle celeb: recentemente si sono detti addio Ben Affleck e Jennifer Garner, celebre e longeva coppia di attori holliwoodiani, che hanno messo la parola fine alla propria unione dopo 10 anni di matrimonio. Si parla di un divorzio da 150 milioni di dollari, ma quel che è certo è che la bella Jennifer non avrà bisogno di farsi mantenere dall’ex compagno. Secondo recentissimi rumors, e come riportato da fonti quali RadarOnline, sarebbe davvero finita anche tra l'attore Will Smith e Jada Pinkett. La coppia, dopo 17 anni di matrimonio, avrebbe già raggiunto l'accordo per un divorzio milionario: 240 milioni di dollari il patrimonio da dividere tra i due attori. Certo, in questi casi è difficile avanzare richieste di mantenimento all’ex coniuge con cui ci si è accordati per un’equa spartizione del patrimonio costruito insieme.
“Un tempo il denaro era considerata una cosa da uomini, oggi è una cosa di cui dovrebbe preoccuparsi chiunque in prima persona, anche le donne. Sviluppare l’educazione finanziaria permetterà alle donne un secondo femminismo: negli anni ’70 hanno combattuto per la libertà sessuale e per la parità dei sessi - dichiara Alfio Bardolla, Financial Coach, imprenditore e fondatore della Alfio Bardolla Training Group, che prosegue - Oggi circa il 20% degli iscritti ai miei corsi è costituito da donne. La motivazione principale? Ottenere la libertà finanziaria e diventare indipendenti dai cambiamenti nel mercato del lavoro, dai mariti che non amano più o da una famiglia troppo oppressiva".
La libertà finanziaria al femminile, dunque, è sempre più diffusa e rappresenta, anche in casi meno eclatanti di quelli che riguardano donne dalle elevate capacità economiche, una tendenza sempre più evidente dovuta alla maggiore volontà da parte delle donne di ricoprire cariche lavorative al pari dei propri colleghi uomini.
Ricordiamo casi di divorzi celebri in cui a ‘farne le spese’ è stata la parte femminile della coppia: Madonna avrebbe intrapreso una lunga battaglia legale con l’ex marito Guy Ritchie, convinto di potersi far mantenere dalla ex. E che dire di Demi Moore e Ashton Kutcher, reo di essersi rifatto una vita con Mila Kunis? L’attrice avrebbe dovuto dare un un sacco di soldi all’ex meno capiente economicamente, sebbene i due non avessero stipulato alcun accordo prematrimoniale. L’avrebbe spuntata comunque la bella Demi, riuscendo ad ottenere un'ottima buonuscita.
“Nella mia esperienza, ho constatato che con il denaro le donne hanno risultati migliori degli uomini. E infatti nel passato erano le donne a gestire l’economia della casa. Questo succede soprattutto perché sono disposte ad ascoltare, a capire e a replicare le tecniche che vengono spiegate, senza bisogno di rimettere in discussione ogni elemento. Sono migliori allieve. E quindi hanno migliori risultati. Su 100 donne che si iscrivono ai miei corsi, il 50% decide di seguire quelli dedicati al trading, un altro 40% sceglie il percorso immobiliare e un restante 10% quelli dedicati a impresa e business. Il 57% delle donne dichiara il proprio reddito radicalmente migliorato dopo 12 mesi, e ben il 75% di avere più tempo da dedicare a se stesse. Anche questa è una rivoluzione” - conclude Bardolla.