Costume
Morta Giusi Ferrè, famosa firma della moda italiana: era malata da tempo
Icona del giornalismo italiano, resteranno famose le sue rubriche "Bucce di banana" e "Tocco di classe"
Addio alla giornalista di moda Giusi Ferrè
È morta a Milano, all'età di 76 anni, Giusi Ferrè, giornalista, nota firma della moda italiana. Scriveva per il Corriere della Sera collaborando a Io donna. È stata opinionista in diversi programmi televisivi. Celebre per l'emittente Lei, il programma Bucce di banana, dedicato agli scivoloni dei Vip, condotto dal 2010 per 4 stagioni.
Fra le sue opere, due sono dedicate allo stilista Gianfranco Ferrè e in particolare, La poesia del progetto e Itinerario. Ha pubblicato anche Timberlandia, Alberta Ferretti: lusso, calma, leggerezza, Now and... Moncler e il celebre Buccia di banana: lo stile e l'eleganza dalla A alla Z. In televisione, oltre al citato format Buccia di banana, si ricorda Processo a X-Factor e Italia's Next Top Model.
Capelli rossi e vestiti neri, Giusi Ferrè era dotata della giusta sensibilità e grande ironia che le consentirono di raccontare le cadute di stile e l'eleganza dei look dei vip. Fu la prima a intervistare Miuccia Prada.
Fonte Ipa
La paura peggiore era scivolare su una delle sue Bucce di banana, ma che soddisfazione entrare per una volta nella rubrica Tocco di classe. La nota giornalista - uno dei pochi volti della moda capaci di travalicare i confini del settore - sapeva unire con ironia severità e acume. Non a caso le sue rubriche su Io Donna sono state per anni tra le più attese e commentate ogni settimana, e non solo dagli addetti ai lavori.
"La gioia di un aquilone che fluttua nel cielo - scriveva nel 2015 commentando l'abito a fantasia della bella attrice Sienna Miller - ci riporta alla spensieratezza dell'infanzia, ma l'età adulta dovrebbe indurre a una riflessione: l'aquilone è fatto per volare, non per essere indossato".
Tra i suoi ultimi lavori, Giusi Ferrè ha raccontato anche Giorgio Armani, l'uomo e le rivoluzionarie idee sullo stile femminile, nel libro del 2015 Giorgio Armani, il sesso radicale.
Fonte Ipa