Caserta, corruzione e sesso in commissariato: arrestati 3 poliziotti - Affaritaliani.it

Cronache

Caserta, corruzione e sesso in commissariato: arrestati 3 poliziotti

Operazione della Direzione distrettuale antimafia antidroga nel Casertano. Sono 16 i destinatari di mandati di arresto e tra questi 3 poliziotti. I reati contestati vanno dall'associazione a delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di droga, all'usura, corruzione, falso, abuso d'ufficio. Ai poliziotti in servizio al commissariato di Marcianise sino contestati anche quello di peculato e accesso abusivo a sistema informatico.

Gli agenti arrestati sono accusati di corruzione, peculato, traffico e spaccio di droga. Tra gli episodi ricostruiti dai pm partenopei c'e' un caso nel quale uno degli agenti uso' un'auto della polizia per accompagnare Gigi D'Alessio a Napoli in occasione della presentazione di un nuovo disco. Lo stesso agente accompagno' il cantate negli Stati Uniti per un concerto che si tenne a New York. Inoltre e' stato accertato che gli agenti, in un un finto servizio anti-prostituzione, avrebbero fatto sesso con due ragazze sia nelle auto di pattuglia che nei locali del commissariato.

Sono due le organizzazioni criminali dedite allo spaccio di sostanze stupefacenti prevalentemente hashish e cocaina, sgominate dall'indagine della Direzione investigativa antimafia di Napoli. La misura cautelare emessa dal gip Carlo Modestino riguarda 20 indagati, e sono 16 le persone arrestate e attive nei territori di Marcianise, Caserta e dei Comuni limitrofi. Le organizzazioni erano gestite rispettivamente da Donato Bucciero, legato al clan Belforte di Marcianise e sinora ai domiciliari, e da Giuseppe Liberato. Un sistema di vendita itinerante quello organizzato da Bucciero insieme alla moglie Immacolata Bencivenga e alla nipote Rosa, anche loro in manette. Base logistica dello spaccio, un negozio di articoli sportivi di Marcianise. Lo scambio avveniva in luoghi concordati con il cliente e talvolta anche all' interno del negozio. Il gruppo gestito da Liberato si avvaleva invece di una fitta rete di pusher per lo spaccio soprattutto di hashish, almeno 2 chili a settimana, che acquistava sulla "piazza" napoletana rifornendosi da Michele Iafulli, legato da vincoli di parentela al clan dei Tolomelli del quartiere Sanita' di Napoli. I due sodalizi criminali, come emerso dalla indagini, godevano delle connivenze e della complicita' di tre poliziotti in servizio presso il Commissariato di Marcianise che "orientando" le indagini su gruppi criminali concorrenti, fornivano una sostanziale copertura. Si tratta di Nunziante Camarca, 37 anni, Alessandro Albano, 48 anni, e Domenico Petrillo, 41 anni.

Uno dei poliziotti e' risultato in organico all' organizzazione gestita da Bucciero consegnando le dosi di cocaina a un ristretto gruppo di clienti, prevalentemente imprenditori e professionisti , provvedendo al recupero dei " crediti " derivanti dall' acquisto delle dosi ed al riciclaggio dei proventi, in parte versati sul suo conto corrente , ed alla "monetizzazione" di assegni che Bucciero riceveva a " garanzia" delle attivita' usurarie. In altre circostanza i poliziotti infedeli glissavano sull' attivita' di spaccio di Giuseppe Liberato per ottenere notizie confidenziali che permettevano loro di portare a termine operazioni di polizia giudiziaria per accreditarsi nei confronti dei superiori. I poliziotti dovranno rispondere di reati contro la pubblica amministrazione perche', come emerso dalle indagini, responsabili di corruzione per aver ricevuto denaro ed altre utilita' avendo omesso di perseguire i due gruppi criminali, peculato per aver utilizzato l'auto di servizio per attivita' non istituzionali avendo " scortato" la vettura del cantante Gigi D'Alessio per consentirgli di giungere in tempo ad una manifestazione artistica, abbandono del posto di servizio, falso ideologico, truffa, rivelazioni di notizie coperte da segreto d' ufficio.

"Il poliziotto arrestato e' un mio fan da tempo, da almeno venti anni e tutte le volte che venivo a cantare in zona, si faceva trovare in servizio e mi scortava con la macchina, mi faceva la staffetta". Lo ha detto all'AGI il cantante Gigi D'Alessio sul caso dei tre agenti arrestati a Napoli, uno dei quali lo avrebbe accompagnato con l'auto di servizio ad un concerto. "Lo faceva sempre -afferma il cantante- anche con mia moglie, Anna Tatangelo la quale, in occasione di un concerto a Marcianise si e' fatto trovare per accompagnarla". Dagli inquirenti emerge anche un episodio di un concerto del cantante partenopeo a New York, nel quale lo stesso agente lo avrebbe accompagnato. "Quando ho fatto un concerto a New York, il 14 febbraio 2011 -racconta D'Alessio- e' venuto insieme a mio nipote che suona con me. Mio nipote mi disse 'vuole venire, posso portarlo? E' sempre meglio averlo un poliziotto accanto'. Io dissi di si. Io ho grande rispetto per gli uomini in divisa ma oramai -conclude il cantante- manco piu' dei poliziotti uno si puo' fidare. Non mi ricordo chi pago' quel viaggio".