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Cecchettin, ecco gli elementi chiave della perizia psichiatrica su Turetta
Filippo Turetta

Giulia Cecchettin, ecco gli elementi chiave della perizia psichiatrica su Filippo Turetta: dal narcisimo alla famiglia

Emergono sempre più dettagli relativi all'omicidio di Giulia Cecchettin, la 22enne assassinata dall'ex fidanzato Filippo Turetta.

Nelle ultime ore, in particolare, hanno fatto discutere gli ultimi messaggi che Filippo si scambiava con la sorella della vittima, Elena, dai quali emergerebbe sempre di più l'ossessione del ragazzo nei confronti di Giulia. Nei prossimi giorni probabilmente si delineerà la linea difensiva di Turetta, in mano all'avvocato Giovanni Caruso. In più di un'occasione è stata paventata l'ipotesi di una perizia psichiatrica, che effettivamente potrebbe far luce sui processi decisionali di Filippo e sull'esistenza o meno di disturbi della personalità. Il Gazzettino ha cercato di capire come si potrebbe svolgere questo esame, intervistando Silvio Frazzingaro, neuropsichiatra dell’Ospedale Pederzoli di Peschiera del Garda.

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Cosa sono i disturbi della personalità, e come si svolge una perizia psichiatrica?

Si tratta di gruppi di disturbi psichiatrici molto variegati e complessi. Per diagnosticarli è necessario che sia presente una storia di difficoltà che si evidenzino, persistano e compromettano il funzionamento nei contesti sociale, lavorativo, interpersonale e relazionale. Per definizione, un disturbo di personalità è una modalità costante e pervasiva di pensare, comportarsi e sentire stabile nel tempo e che si manifesta durante l’adolescenza o nella prima età adulta. Non è semplice fare diagnosi di disturbo di personalità e innanzitutto è necessario che la valutazione dell’individuo avvenga a lungo termine.

È necessario visitare più volte il paziente che spesso giudica le caratteristiche della sua personalità accettabili, la cosiddetta egosintonia. Inoltre bisogna saper distinguere quando il narcisismo è una caratteristica della personalità di un individuo, un tratto, da quelle situazioni in cui la stessa condizione assume progressivamente un valore dominante e diventa patologia. È necessario raccogliere una attenta e completa anamnesi perché anche per questi disturbi, come per la maggior parte dei disturbi mentali, l’eziologia è multifattoriale, cioè vengono chiamati in causa fattori genetici, oltre che individuali, socioambientali, familiari. Inoltre il professionista ha a sua disposizione test psicodiagnostici che possono evidenziare stili e aspetti più rilevanti della personalità di un individuo.

Il “raptus” cos’è?

Potrebbe rientrare tra i disturbi del controllo degli impulsi che si ritrovano non solo in alcuni disturbi di personalità ma, un passaggio rapido all’azione, può estrinsecarsi anche in soggetti con una personalità “normale” quando vengono sottoposti a stimolazioni soggettivamente insostenibili. In questi casi si può discutere sul ruolo che può avere la volontà del soggetto. Altri casi, che possono essere considerati come “raptus”, rientrano in quelle situazioni in cui il passaggio all’azione è la conseguenza di altre patologie, come ad esempio nella schizofrenia quando le allucinazioni uditive ordinano al paziente di agire.

I genitori hanno colpe?

L’ambiente familiare può giocare un ruolo importante nella eziopatogenesi di molti disturbi mentali. A mio avviso, però, non bisogna sempre colpevolizzare eccessivamente la famiglia che, in fondo, rappresenta uno spaccato dell’attuale società. Una società instabile, senza punti di riferimento validi, individualista, in cui la frustrazione e l’insuccesso sono difficili da tollerare. Non è sempre così facile cogliere i segnali di un disagio presente in un componente di un nucleo familiare. Questo può avvenire o perché esistono distorsioni nella comunicazione e difficoltà nelle relazioni all’interno della famiglia oppure perché la persona il difficoltà non comunica il suo disagio non avendo strumenti per individuarlo

Manie ossessive e scatti d’ira potenzialmente configurano un disturbo di personalità?

L’ossessività e gli improvvisi scatti d’ira, se presi singolarmente, non sono sintomi tali da poter configurare un disturbo di personalità. Tratti ossessivi o facile irascibilità sono comuni a personalità che possiamo considerare “normali”. Per quanto riguarda il “narcisismo patologico”, la moderna classificazione dei disturbi mentali individua nel “disturbo narcisistico di personalità” le caratteristiche e i criteri che lo contraddistinguono.

Quali sono i “sintomi”?

Sono presenti in queste persone sentimenti di grandezza e mancanza di emoatia, convinzione di avere particolari diritti, richieste di continua attenzione e ammirazione, invidia e tendenza allo sfruttamento interpersonale, solo per citare alcune caratteristiche.

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