Cronache
Foodora, a Torino i rider fanno causa all'azienda. E' il primo caso in Italia
I rider contestano l'interruzione improvvisa del rapporto di lavoro, giunta dopo le proteste di piazza
Foodora: a Torino i rider fanno causa all'azienda: prima volta in Italia
"Il tentativo di riconciliazione e' fallito, adesso faremo causa all'azienda". Cosi' l'avvocato Sergio Bonetto, legale dei sei ex lavoratori Foodora che, per la prima volta in Italia, hanno portato in tribunale l'azienda specializzata nella consegna di cibo a domicilio. A Foodora i rider contestano l'interruzione improvvisa del rapporto di lavoro, giunta dopo le proteste di piazza per le questioni relative alla paga oraria e, contestualmente, chiedono risarcimento e assunzione.
Mercoledì, al Tribunale del Lavoro di Torino si e' tenuta la prima udienza che, come da regolamento, prevede il tentativo di riconciliazione. "All'azienda - spiega Bonetto - chiediamo il reintegro dei lavoratori e la loro assunzione, oltre al risarcimento e ai contribuiti previdenziali non goduti". Tradotto in cifre, per Foodora significherebbe un esborso di oltre 100mila euro per ogni lavoratore. "I rider avevano un contratto Co.co.co e quindi l'azienda non era obbligata a farli lavorare - aggiunge il legale - ma in pratica venivano trattati come lavoratori dipendenti. Basti pensare che i loro movimenti erano costantemente monitorati, c'era un assoluto controllo gerarchico". Nella prossima udienza, in programma il 22 novembre, il giudice sentira' i vertici dell'azienda e i lavoratori.