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Garlasco, l'arma del delitto non è una sola. Il medico legale allo scoperto: "Più aggressori"
"L'esumazione del corpo può far esaltare degli aspetti all'epoca presi poco in considerazione"

Garlasco, la pista dei due o più aggressori. Il medico legale spiega perché il killer non è solo uno
Il giallo di Garlasco si arricchisce di nuovi dettagli che rendono ancora più misteriosa e intricata questo omicidio costato la vita a Chiara Poggi, ormai 18 anni fa. "L'esumazione del corpo può far esaltare degli aspetti all'epoca presi poco in considerazione. Elementi che potrebbero completare il mosaico", così Vittorio Fineschi, ordinario di medicina legale alla Sapienza di Roma, intervistato a Filorosso su Raitre, evidenzia alcuni aspetti fin qui troppo trascurati. Il nuovo filone di indagine vede indagato Andrea Sempio, amico del fratello della vittima e rimette in discussione la posizione di Alberto Stasi, il fidanzato di Chiara condannato in via definitiva.
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"Ci sono diverse lesioni riscontrate sul corpo all'epoca - prosegue il medico legale - che non sono compatibili con uno stesso mezzo. Quale mezzo è stato usato? Alcune lesioni sembrano venire da un oggetto tagliente, altre da un oggetto che colpisce, percuote". Il legale di Stasi, De Rensis sbotta: "Sono stufo di sentir parlare di questi innumerevoli errori, perché c'è una persona da 10 anni in galera, per la legge italiana colpevole, ma in presenza di decine di errori". Il legale poi scagiona anche l'altro indagato, Andrea Sempio: "Sono certo che ha detto la verità riguardo allo scontrino. L’interrogatorio di Sempio è un obbrobrio giudiziario. Ha una durata di oltre quattro ore".