Cronache
Killer dell'ombrello in metro senza soldi, 760mila € li deve pagare lo Stato



L’Italia condannata dalla Corte europea. La romena Doina Mattei è "nullatenente". Il rimborso alla famiglia della vittima è a spese dei contribuenti
Killer dell'ombrello nullatenente: Italia condannata a pagare
La Corte di giustizia europea ha condannato l'Italia. Sarà lo Stato a dover risarcire la famiglia di Vanessa Russo, la ragazza 23enne che è stata uccisa nel 2007 in metropolitana a Roma. A colpirla è stata una donna romena, Doina Matei all'epoca dei fatti 21enne, che le ha conficcato la punta dell'ombrello in un occhio. Dopo una lunga trafila giudiziaria però - si legge sul Corriere della Sera - è emerso che la killer è "nullatenente" e quindi al risarcimento della famiglia della vittima, come deciso dalla sentenza della Corte europea dovranno pensarci i contribuenti italiani: ai genitori di Vanessa andranno 760mila euro presi dalle casse dello Stato.
La vicenda - prosegue il Corriere - è quella passata agli archivi come «l’omicidio con l’ombrello», con cui Doina Matei trafisse l’occhio sinistro della rivale in una banale lite nata da un urto nella ressa di passeggeri della metropolitana. Accadde nel pomeriggio del 26 aprile 2007 alla fermata Termini, e nel 2010 la romena, all’epoca poco più che maggiorenne, venne condannata in via definitiva a 16 anni di carcere. I conti con la giustizia li ha saldati, quelli relativi agli strascichi del suo gesto continuano invece ad aggravarsi.