A- A+
Cronache
Luana, l'orditoio gemello di quello dove è morta la ragazza era manomesso

Luana D'Orazio: manipolati i sistemi di sicurezza dell'orditoio gemello. Procedono i test di verifica dei macchinari della fabbrica tessile in cui lavorava. 

Nei prossimi giorni sarà sottoposto ai controlli il macchinario dov'è morta Luana D'orazio. Intanto dai primi risultati delle verifiche su un altro macchinario della fabbrica tessile dove lavorava è emerso che l'orditoio  gemello di quello in cui ha perso la vita Luana aveva i sistemi di sicurezza manipolati. La notizia giunge da fonti della procura di Prato. Dopo l'incidente gli inquirenti sequestrarono due orditoi nella ditta - quello in cui Luana fu trascinata e un altro, di fronte - per fare una comparazione sui due macchinari.

Commenti
    Tags:
    luana d'orazioluana d'orazio incidente
    Iscriviti al nostro canale WhatsApp





    in evidenza
    Chi è Valentina Mira, la nuova Murgia candidata al Premio Strega

    FdI contro il suo libro

    Chi è Valentina Mira, la nuova Murgia candidata al Premio Strega

    
    in vetrina
    Fuorisalone, la guida di Affari agli eventi della Milano Design Week 2024

    Fuorisalone, la guida di Affari agli eventi della Milano Design Week 2024





    motori
    Lancia: la nuovo Ypsilon segna l'inizio dell'era elettrica

    Lancia: la nuovo Ypsilon segna l'inizio dell'era elettrica

    Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

    © 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

    Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

    Contatti

    Cookie Policy Privacy Policy

    Cambia il consenso

    Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.